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20-12-2010

Camera di Commercio di Perugia - Conferenza stampa di fine anno

 


Lunedì 20 dicembre 2010 Centro Servizi Camerali “G. Alessi” di via Mazzini - Perugia

Camera di Commercio di Perugia CONFERENZA STAMPA di FINE ANNO

Ing. Giorgio Mencaroni Presidente della Camera di Commercio di Perugia
“L’attività dell’Ente nel 2010 – Le Linee programmatiche per il 2011”

La situazione economica della provincia:
“2010: un anno ancora difficile, ma la ripresa è in atto”.
“Cresce la fiducia delle imprese per un 2011 di ripresa finalmente incisiva e in grado di creare ricchezza e lavoro”

La Camera di Commercio di Perugia dalla parte delle imprese


Nel 2011 destinati 7,6 milioni di euro a progetti e iniziative finalizzati allo sviluppo del sistema economico provinciale. 4,5 milioni in dotazione a 5 macrolinee di intervento:
1) INCENTIVI ALLE IMPRESE (sostegno al Credito, all'occupazione e sviluppo potenzialità competitive)
2) VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE IN ITALIA E ALL'ESTERO
3) INNOVAZIONE RICERCA e FORMAZIONE
4) SERVIZI ALLE IMPRESE
5) VALORIZZAZIONE E SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE DEL TERRITORIO
1,72 milioni per l’ASSE VIARIO UMBIA – MARCHE QUADRILATERO, l’Azienda Speciale PROMOCAMERA e i progetti del FONDO PEREQUATIVO.
0,75 mil. di euro per il CENTRO ESTERO DELL’UMBRIA, 0,52 mil. per l’UNIONCAMERE UMBRIA e 0,11 per quote associative in ENTI NON DI SISTEMA.


“I conti si fanno a fine anno, ma il nostro anno, l’anno della Camera di Commercio di Perugia, stavolta è durato 17 mesi. Dal luglio 2009 - quando si sono insediati i nuovi organi camerali che sono stato chiamato a presiedere - ad oggi, ultimo passaggio di un anno che forse ci aspettavamo migliore per il nostro sistema economico provinciale, ma che ha riservato anche note positive”.


Con questa considerazione, il Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni ha aperto la Conferenza Stampa di Fine anno, nel corso della quale ha fornito il quadro dell’attività realizzata dall’ente negli ultimi 17 mesi e le Linee Programmatiche tracciate per il prossimo 2011.


“Il percorso compiuto nel 2010 – ha ricordato il Presidente Mencaroni - ha avuto origine in quei 5 mesi del 2009, che abbiamo messo a frutto lavorando, da subito, nel segno della concretezza e della tempestività: serve a poco “fare bene” se non lo si fa quando è necessario. E per il ruolo che la Camera di Commercio è chiamata a svolgere, questa è una condizione essenziale”.

“Pur nella continuità dell’azione – ha sottolineato Mencaroni – abbiamo cercato di dare vita a un nuovo profilo di policy, in cui la sfida principale non stava soltanto nella attuazione puntuale di determinati interventi per il territorio, quanto, prima ancora, nella costruzione concreta di un quadro strategico di intervento. E In questa ottica, la politica di accordo strategico con la Regione Umbria nelle materie del credito, della comunicazione turistica e dell'internazionalizzazione costituisce uno dei principali risultati di questo primo scorcio di mandato, segnando una chiara svolta verso il definitivo superamento della frammentazione degli interventi, quale condizione per il netto miglioramento della loro efficacia”. “Dando corpo e sostanza – afferma Mencaroni - a 4 parole chiave:


- Partenariato con altri soggetti pubblici e privati;
- Trasversalità delle azioni;
- Approccio strategico;
- Logica di sistema.

Ancora il Presidente Mencaroni. “Più volte abbiamo affermato che, in una fase congiunturale così critica per l'economia, bisogna mettere in campo strategie condivise per sostenere lo sviluppo e l’innovazione anche in relazione alle prospettive di internazionalizzazione del sistema produttivo umbro. Ed è con questa determinazione che siamo arrivati alla sottoscrizione del Protocollo d'intesa fra la Regione Umbria, Unioncamere Umbria e le Camere di Perugia e Terni”.


Con obiettivi chiari e definiti.


Primo. La comunicazione turistica.
Il protocollo d'intesa con la Regione è lo strumento strategico per potenziare il territorio e l’attrattività turistica dell’Umbria, attraverso la definizione di un piano di comunicazione per il triennio 2010 – 2012 volto a valorizzare tutte le risorse culturali, ambientali, enogastronomiche, artigianali e rurali nonché l’immagine complessiva della nostra regione.
“Il termine territorio è ormai abusato” ha detto Mencaroni. . “Personalmente concordo con chi sostiene che il territorio va prima di tutto “pensato”. Con questo intendo sottolineare l'importanza di elaborare una politica organica di promozione del nostro territorio, che parta da una chiara individuazione della sua identità, del suo potenziale, del tipo di futuro che vogliamo per l'Umbria. Ed è solo attraverso la promozione dei prodotti di punta, più rappresentativi della nostra identità, e della qualità che essi esprimono, che potremo promuovere efficacemente il territorio”.


Secondo obiettivo: l'accesso al credito. L’accordo con la Regione dell’Umbria rafforza l'operatività dei Consorzi di Garanzia Fidi e delle Cooperative Artigiane di Garanzia, per facilitare l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese in tutti i settori economici, attraverso contributi annuali ai fondi rischi.
In questo frangente così delicato per la nostra economia, il sistema camerale regionale ha saputo agire con unità d'intenti per rafforzare il suo sostegno al credito, mettendo in campo peraltro anche altri strumenti, quali il fondo per la ricapitalizzazione delle PMI, il sostegno al fondo antiusura, per venire incontro alle esigenze di liquidità e di credito da parte delle imprese umbre, e infine il recente bando per check-up finanziari, per la realizzazione di analisi orientate a migliorare la performance economico-finanziaria delle imprese.


Terzo obiettivo: l'internazionalizzazione.
Con l’approvazione del nuovo statuto del Centro per la Promozione dell’Internazionalizzazione delle imprese umbre – Centro Estero Umbria - e la stipula della relativa Convenzione tra i soci sono state create le condizioni per l’immediata operatività del Centro che, ricordiamo, è nato con l’obiettivo di programmare, coordinare e monitorare le politiche pubbliche e gli strumenti di intervento a sostegno dell’export e della internazionalizzazione. Un soggetto destinato ad operare in un ambito cruciale per il futuro delle imprese e dell’economia umbre.
L'assetto complessivo della governance del Centro è stato pienamente definito. Gli organi sono pienamente operativi, ne è stato individuato il vertice direzionale. La dotazione finanziaria del Centro, determinata per il primo anno di operatività in 2 milioni di euro, è stata assicurata sia dal sistema camerale che dalla Regione.
Una operazione che vede le imprese e l'imprenditorialità al centro delle politiche camerali. “Non a caso – ha fatto notare il Presidente Mencaroni - la nomina del presidente del Centro non ha tenuto conto di logiche partitiche, ma ha puntato su un imprenditore di provata capacità come Gianluigi Angelantoni e lo stesso Consiglio di Amministrazione del Centro Estero è costituito in maggioranza da imprenditori. L' impegno più grande, adesso, è di trovare soluzioni alla crisi strutturale che condiziona il nostro sistema locale, in cui operano imprese troppo piccole e spesso incapaci di aggregarsi e fare innovazione. Con questo nuovo assetto, e grazie alla aggregazione di altri soggetti operanti con l'estero, quali ICE, SACE, Simest e lo sportello Sprint, il Centro sarà in condizione di rappresentare il terminale principale di contatto del sistema dell'export umbro nel mondo”.
“Un accordo - ha voluto ricordare il Presidente della Camera di Commercio di Perugia – che è motivo di soddisfazione anche per l'interesse mostrato dal ministro Frattini e dal Sottosegretario Urso, che in alcune occasioni di visita in Umbria hanno sottolineato l’importanza del “modello” umbro, caratterizzato dall'aggregazione di soggetti istituzionali operanti per l'internazionalizzazione”.
“Ne abbiamo un gran bisogno visto che ancora oggi la provincia di Perugia è caratterizzata da una scarsa apertura al commercio estero (18,9% a fronte del 42,7% della media Italia) e da una limitata propensione all’export (11,5%, Italia 21,2%), anche se la situazione sta evolvendo positivamente e nei primi nove mesi del 2010 abbiamo accertato che oltre un quarto delle imprese provinciali (il 27%) ha dichiarato di aver sviluppato attività sui mercati esteri”.

 

Il Sistema Camerale
Il 2010 ha visto il totale riassetto del sistema camerale sul territorio. Sono stati rinnovati gli organi del Consorzio Assonet, di Promocamera, del Centro di Formazione Imprenditoriale, di Unioncamere Umbria.
L'Unione, in particolare, dovrà favorire il coordinamento e la collaborazione con gli enti camerali di Perugia e Terni e con Unioncamere nazionale, attraverso un piano di attività convergente e complementare con i rispettivi programmi, supportando iniziative ed interventi per i quali sia più opportuno agire a livello regionale, coerentemente con la programmazione pluriennale della Regione, per valorizzare così la risorsa “Umbria” nella sua piena accezione.
“Abbiamo completato tutte le azioni necessarie a rendere pienamente operative le forze in campo, necessarie a sostenere un sistema economico investito da una delle crisi più acute che si ricordino.”

 

L’Economia Provinciale
“Con i nostri osservatori e le nostre indagini – ha affermato Mencaroni passando all’analisi della situazione congiunturale dell’economia provinciale - abbiamo seguito passo passo l’evolversi della crisi, arrivando alla conclusione che il 2010 si chiuderà senza che si sia consolidata una ripresa forte, diffusa e omogenea in tutti i settori produttivi. Questo è un dato di fatto e la risposta più netta su quanto avvenuto nel 2010 l’hanno fornita le nostre imprese: oltre la metà di esse (il 51,9%) ha collocato proprio nel 2010 la punta più acuta della crisi, mentre circa un quarto aveva avvertito la ripresa fin dalla fine del 2009. Per il 17% addirittura il peggio deve ancora arrivare e teme un 2011 ancora pieno di difficoltà”.


“Attenzione, ciò non vuol dire che siamo rimasti fermi rispetto all’anno scorso” ha precisato Mencaroni. “Il 2010 ha portato con se anche risultati positivi. Il Manifatturiero nel suo co0mplesso ha realizzato buone performance e nel terzo trimestre di quest’anno Produzione, Fatturato e Ordinativi sono tornati al segno positivo: un risultato importante, ottenuto al termine di una lenta e durissima risalita durata oltre due anni e mezzo”.


“Purtroppo non tutti i comparti risultano coinvolti nella risalita. Il Manifatturiero Artigiano infatti viaggia a ritmi molto lenti, è risalito rispetto ai minimi, ma nel terzo trimestre di quest’anno ha subito una nuova battuta d’arresto. E con l’Artigianato sono ancora in affanno le imprese di più piccole dimensioni, fino a 10 dipendenti. Al contrario, fanno da traino al Manifatturiero provinciale le imprese più grandi, oltre 49 dipendenti, quelle che riescono ad ampliare il proprio raggio d’azione anche ai mercati esteri. L’export provinciale risulta infatti in ripresa del 2,9%, un risultato discreto, anche se ancora distante dal dato nazionale misurato al 4,1%”.


I comparti più dinamici risultano essere le industrie della meccanica e dei mezzi di trasporto (+7,3% per la Produzione, +4,2% per il Fatturato e +5,7% per gli Ordinativi) e quelle della macchine elettriche ed elettroniche (+2,1% per la produzione, +0,7% per gli ordinativi e +3% per il fatturato).
Le maggiori difficoltà tendenziali sono segnalate dalle industrie del legno e del mobile (–3,8% nella produzione, -1,4% nel fatturato e -1,5% negli ordinativi) e dalle industrie alimentari e delle bevande (–1,4% nella produzione, -1,5% nel fatturato e -2,2% negli ordinativi). Ancora preoccupante la situazione del settore delle Costruzioni, cresciuto moltissimo nell’ultimo quinquennio ed oggi alle prese con il forte rallentamento dell’attività edilizia. Nelle Costruzioni sono state registrate forti contrazioni dei livelli occupazionali, che sarebbero state anche peggiori se non ci fosse stato un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali.


Il Presidente Mencaroni si è quindi soffermato sull’andamento delle imprese commerciali. “Il 2010 si è distinto per un andamento ondivago fatto di contrazioni delle vendite e tentativi di risalita. Nel terzo trimestre dell’anno abbiamo assistito ad una battuta d’arresto per certi versi inattesa, e che ha vanificato la ripresa registrata 3 mesi prima. E’ ovvio che sulle vendite pesano le persistenti difficoltà che le famiglie della provincia sono chiamate ad affrontare. Quando l’occupazione cala e le prospettive di uscita dalla crisi si allungano, i consumi non possono non risentirne. Diventa ora determinante quanto succederà nelle feste di fine anno. Il bilancio in rosso dell’attività commerciale nella provincia per il 2010 è da ricondurre ai risultati negativi conseguiti dalle imprese del commercio al dettaglio di prodotti alimentari e non alimentari, soltanto in parte compensati dai buoni risultati della grande distribuzione. Le previsioni formulate dalle imprese commerciali per l’ultima parte del 2010 e l’inizio 2011, sono comunque positive e quelle che prevedono un incremento delle vendite sul breve termine superano quelle che si aspettano stabilità rispetto al 2009”.

 

La Forza Imprenditoriale

“Il nostro sistema produttivo è sano e fonda su un desiderio di intraprendere e una determinazione che la crisi non è riuscita a sfibrare”. Questo il giudizio espresso da Giorgio Mencaroni sulla capacità e la forza di fare imprese che riesce ad esprimersi in provincia di Perugia.
“Dopo aver toccato nel gennaio scorso un minimo a 72.980 imprese attive – ha evidenziato Mencaroni - abbiamo registrato una ripresa della consistenza della base imprenditoriale - saldo positivo tra imprese nate e cessate - costante e continua e che il 31 ottobre di quest’anno ha visto lo stock complessivo raggiungere quota 74.046, livello mai toccato in precedenza. Ed è particolarmente interessante la conferma di una tendenza al raffreddamento del fenomeno delle cessazioni calate del 12,6% alla fine di settembre 2010, prova evidente che, almeno in alcuni settori, le nostre imprese incontrano minori difficoltà a stare sul mercato”.

 

Le Linee Programmatiche della Camera di Commercio per il 2011
7,6 milioni di euro a sostegno delle imprese e lo sviluppo del sistema economico provinciale. 5 le Macrolinee di intervento.

Rispetto allo scorso anno sarà data ancora maggiore enfasi al sostegno diretto alle imprese, creando un intervento strutturato di concessione diretta di contributi – tramite l’approvazione di specifici bandi - per l’accesso al credito, per agevolare l’occupazione, per realizzare progetti di penetrazione commerciale in Italia e all’estero, per favorire i processi di aggregazione delle piccole e micro imprese.

Alle cinque Macrolinee di intervento saranno destinati per l’anno 2011 4,5 milioni di euro.

 

Macrolinea 1
INCENTIVI ALLE IMPRESE: sostegno al Credito, all'occupazione e sviluppo potenzialità competitive.
Lo stanziamento destinato alla Macrolinea 1 è di € 1.475.000,00, da utilizzare per:
- sostegno ai Consorzi fidi e le attività concordate con Regione Umbria;
- partecipazione alle misure di contrasto dell’usura attraverso il Contributo ordinario 2011 alla Fondazione Umbria contro l'Usura;
- contributi in conto abbattimento interessi (investimenti in energie rinnovabili; nuove imprese; acquisto macchinari);
- contributi in conto capitale (per la partecipazione a fiere; assunzione neolaureati, spese formazione e aggiornamento, processi di aggregazione e crescita dimensionale...);
- iniziative a sostegno dell’occupazione (borse di studio o contributi per l’accesso al lavoro ovvero iniziative destinate a facilitare l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro)

 

Macrolinea 2
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE IN ITALIA E ALL'ESTERO
E’ la Macrolinea che potrà contare sullo stanziamento più rilevante, 1.970.000,00.
Saranno realizzate
- Iniziative promozionali del territorio;
- Iniziative locali di promozione del territorio;
- Interventi a sostegno del settore Arredo Casa, in collaborazione con Promocamera e le Associazioni di categoria ed in partenariato con Regione e Centro Estero (format ILU Los Angeles - iniziative con gli architetti);
- Interventi a sostegno del settore Moda, in collaborazione con Regione, Centro Estero e le Associazioni di categoria;
- Interventi a sostegno del settore Enogastronomico in collaborazione con Promocamera e le Associazioni di categoria ed in partenariato con Regione e Centro Estero;
- Interventi a sostegno del settore Artigianato Artistico in collaborazione con Promocamera e le Associazioni di categoria ed in partenariato con Regione e Centro Estero;
- Sostegno alla quarta fase di Abitare il territorio
- Creazione, promozione e animazione centro espositivo permanente presso Centro Servizi “G. Alessi” di Perugia;
- sviluppo dell’attività legata a Unica Umbria, per la promozione degli eventi e del territorio.
- Azioni di comunicazione avente ad oggetto il territorio provinciale anche in collaborazione con APT/ Regione;
- Progetto turismo;
- Azioni a sostegno dell'animazione dei Centri Storici e piccoli borghi.

 

Macrolinea 3
INNOVAZIONE RICERCA e FORMAZIONE
Ammontano a € 390.000,00 le risorse messe a disposizione di tale settore di intervento riferito a:
- Innovazione – Progetti da sviluppare ai tavoli di concertazione regionale sui principali temi di interesse per le imprese del territorio (green economy, innovazione di processo, trasferimento tecnologico).
- Studi e Ricerca – Attività consolidate gestite in collaborazione con Unioncamere per i vari Osservatori
- Formazione

 

Macrolinea 4
SERVIZI ALLE IMPRESE
€ 198.000,00 i fondi a disposizione, per finanziare strumenti e iniziative. In particolare:
- Assonet
- Premiazione del Lavoro e dell’Impresa
- il Servizio di Conciliazione, Arbitrato, Brevetti
- Vari Sportelli da attivare a seguito di confronto con le Associazioni di categoria e Promocamera (Imprenditoria giovanile, femminile, impresa sociale).

 

Macrolinea 5
VALORIZZAZIONE E SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE DEL TERRITORIO
Per il 2011 sono stati riservati agli interventi camerali sulle Infrastrutture € 450.000,00, nella consapevolezza che la dotazione e la qualità delle infrastrutture costituiscono un elemento imprescindibile per lo sviluppo economico e la competitività di un territorio.
L’impegno che l’Ente camerale porterà avanti persegue l’obiettivo di migliorare la qualità dei collegamenti (viari, ferroviari ed aeroportuali) verso il nord e verso il sud d’Italia con servizi facilmente fruibili ed opportunamente cadenzati per ridurre quanto più possibile le annose problematiche che affliggono l’Umbria.
Per le 2011, confermate le linee di intervento a favore del Quadrilatero e dell’Aeroporto di S. Egidio. I nuovi campi di azione riguarderanno il Centro Fieristico Bastia Umbra e la valutazione di nuove idee per migliorare le infrastrutture immateriali a partire dalla banda larga e per dare vita a iniziative di sensibilizzazione e valorizzazione del traffico ferroviario (in particolare Intercity, Eurostar ed Alta Velocità), in sinergia con le province interessate.

“Ai 4,5 mil. di euro in dotazione alle 5 Macrolinee di intervento – ha annunciato Mencaroni – vanno aggiunti l’1,72 milioni per l’ASSE VIARIO UMBIA – MARCHE QUADRILATERO, l’Azienda Speciale PROMOCAMERA e i progetti del FONDO PEREQUATIVO, 0,75 mil. di euro per il CENTRO ESTERO DELL’UMBRIA, 0,52 mil. per l’UNIONCAMERE UMBRIA e 0,11 per quote associative in ENTI NON DI SISTEMA. Complessivamente, dunque la Camera di Commercio di Perugia nel 2011 riserverà 7,6 milioni di euro a beneficio del sistema delle imprese. Mi pare una cifra importantissima, soprattutto se si considerano le difficoltà di mobilitazione delle risorse che interessano tutti gli enti da cui dipende lo sviluppo economico nazionale e locale”.
“E voglio ricordare che le Camere di Commercio – ha concluso Mencaroni – non ricevono dallo Stato alcuna contribuzione. Noi dipendiamo esclusivamente dalle imprese e dai servizi che ad esse siamo in grado di offrire. I proventi della Camera di Commercio di Perugia per il 2011 derivano per oltre l’80% dal diritto annuale sottoscritto dalle imprese operanti nel nostro territorio di pertinenza e per quasi il 16% dai diritti di Segreteria. E’ nostro compito imprescindibile valoirizzare queste risorse e reimmetterle nel sistema produttivo, garantendo la massima resa per l’impresa.” (Vedi grafico).

 

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