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08-06-2011

Registro delle Imprese Storiche Italiane, due imprese perugine fra i premiati

 

 Registro delle Imprese Storiche Italiane: due imprese perugine fra i premiati

Sono la Splendorini Molini di Splendorini Armando & c. snc, di Umbertine, fondata nel 1700 e la Tipografia Grifani Donati di Ottaviani G. & C. snc, di Città di Castello sorta nel 1799.

La 133ª Assemblea degli amministratori delle Camere di commercio, che si è tenuta oggi, 8 giugno, nella capitale, è stata l’occasione per lanciare ufficialmente il primo archivio nazionale delle imprese longeve accessibile dal portale www.unioncamere.gov.it.


Una mappatura di oltre 1.000 aziende ultracentenarie che coniugando innovazione e tradizione, ma anche apertura al mondo e appartenenza alla comunità, hanno accompagnato la crescita del nostro sistema economico. Nella convinzione che la dimensione etica, alla base della lunga storia di queste imprese, costituisca un patrimonio da capitalizzare e tramandare alle nuove generazioni.


E proprio a 150 imprese fra le più longeve d’Italia, estratte dal Registro storico delle imprese e selezionate su tutto il territorio nazionale dalle Camere di commercio, è stato conferito oggi un riconoscimento simbolico per aver contribuito con i loro meriti imprenditoriali alla costruzione del sistema economico italiano in questi ultimi centocinquanta anni della nostra storia.


Fra queste due storiche imprese operanti in provincia di Perugia: Splendorini Molini di Splendorini Armando & c. snc, di Umbertine e Tipografia Grifani Donati di Ottaviani G. & C. snc, di Città di Castello. La fondazione di entrambe le imprese risale al diciottesimo secolo: nel 1700 iniziò la sua attività la Splendorini Molini, nel 1799 la Tipografia Grifani Donati di Ottaviani.

I titolari delle due imprese hanno ricevuto il premio speciale dell’Archio delle Imprese Storiche dal presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni e dal presidente di Unioncamere nazionale Ferruccio Dardanello.


L’Archivio Storico delle imprese è una iniziativa promossa da Unioncamere con la collaborazione di Symbola e il contributo scientifico del Centro cultura d’impresa e dell’Istituto Guglielmo Tagliacarte ed è rivolta a tutte le imprese di qualsiasi forma giuridica operanti in qualsiasi settore economico, iscritte nel Registro delle imprese e attive, con esercizio ininterrotto dell’attività nell’ambito del medesimo settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni.

 

Di seguito il profilo storico delle due aziende perugine premiate.

 


Splendorini Molini di Splendorini Armando & C. Snc
Via Cortonese
Frazione Calzolaro - Umbertide (Perugia)

Attività storica: Molitorio
Data dichiarata avvio attività: 1700

 

Le origini dell'impresa della famiglia Splendorini risalgono al 1700, quando entrava in funzione il molino del Gioiello, chiamato così perché si trovava nella località omonima nel Comune di Monte S. Maria Tiberina, in provincia di Perugia. Nei decenni seguenti l'impresa venne gestita da Francesco, poi a metà Ottocento dal figlio Florido e, ormai all'inizio del Novecento, dal nipote Eugenio.

Nel 1950 l'azienda, ora di proprietà di Tommaso Splendorini, cessò la molitura del grano mediante le macine di pietra (i cosiddetti palmenti) ad acqua e a vapore e iniziò la molitura con molino a cilindri azionato da energia elettrica.

Dalla metà degli anni Settanta, dietro impulso del figlio Armando, l'impianto molitorio, che nel tempo era stato potenziato, iniziò ad essere utilizzato per la macinazione degli scarti provenienti dall'industria alimentare allo scopo di ottenere un mangime complementare ad uso zootecnico.

Negli anni Novanta poi veniva acquistata nella zona industriale di Calzolaro, nel Comune di Umbertide, un'area di oltre 30 mila metri quadrati dove è stata trasferita l'attività. Contemporaneamente faceva il suo ingresso nell'impresa di famiglia Nicola, figlio di Armando. Proprio Nicola nel 2009 ha avviato la produzione (sotto il nome di Ecopatner) di materia prima per uso energetico da utilizzare insieme alle feci animali per aumentare la produzione resa in metano e quindi di energia.

Nel 2001 è nata la Sanialimenti che produce alimenti, bevande e cosmetici naturali.

 

 


Tipografia Grifani Donati di Ottaviani G. & C. Snc
Corso Cavour 4
Città Di Castello (Perugia)

Attività storica: Tipografica
Data dichiarata avvio attività: 1799

 

Nell'estate del 1799 Francesco Donati e Bartolomeo Carlucci si trasferirono da Assisi a Città di Castello per avviare una tipografia nell'antica chiesa di San Paolo, nell'attuale corso Cavour. Fin dai primi anni la stamperia lavorò sia per le autorità civili che per quelle religiose.

Nel 1814 divenne lo stampatore ufficiale dell'Accademia degli Illuminati e, dal 1840, dell'Accademia dei Liberi. A questi lavori si aggiunsero committenze più impegnative come ad esempio la stampa dei sette volumi delle "Memorie ecclesiastiche e civili di Città di Castello" redatte dal vescovo Giovanni Muzi.

Nel 1846, alla morte di Francesco Donati, subentrò nell'impresa il figlio Biagio. A quest'ultimo, sposato senza figli, nel tempo sarebbe subentrato il nipote - figlio della sorella Apollonia e di Luigi Grifani - Giuseppe, che porterà avanti l'attività a partire dagli Ottanta. In questo periodo, oltre alla stampa di opuscoli e di materiale di carattere commerciale, uscirono dalla tipografia "La Scintilla", periodico repubblicano, e l'Orario della ferrovia, aperta nel 1886.

Nel 1909, in seguito alla morte di Giuseppe, l'impresa venne ereditata dal figlio Ernesto, coadiuvato dalla moglie Leonida. Grazie al loro impegno e a quello di altri imprenditori del settore, l'industria grafica tifernate riuscì a dotarsi di una scuola specializzata per tipografi. Nell'immediato dopoguerra, superata con difficoltà la perdita di Leonida Carbini Grifani, l'attività proseguì anche con la stampa di qualche libro dell'editrice Lapi.

Nel 1954 moriva anche Ernesto Grifani e l'impresa venne guidata dalla figlia Elisabetta con il marito Alberto Ottaviani. Qualche decennio dopo, nel 1979, dopo la scomparsa di Elisabetta, entrarono nell'impresa il nipote Gianni Ottaviani e la moglie Adriana Saporosi. L'attività venne trasferita nella zona industriale di Città di Castello, ma nel 1995 l'azienda tornò nella vecchia sede per dar vita ad una tipografia che è anche museo.

Nel 2010 l'impresa ha pubblicato una cartella "pietre miliari" con 14 opere realizzate da artisti locali e stranieri che hanno collaborato con la tipografia negli ultimi 10 anni.
 

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