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24-03-2009

Note per la Stampa

“Sono sorpreso, amareggiato e deluso per l’inattesa e imprevedibile decisione di una parte delle Associazioni di Categoria coinvolte nella procedura di rinnovo degli organi statutari della Camera di Commercio di Perugia, di disertare l’incontro che io stesso avevo proposto e sollecitato con l’unico scopo di favorire l’apertura di un dialogo costruttivo e responsabile su un passaggio di fondamentale importanza prima di tutto per l’intero sistema delle imprese provinciale”.
Questo il primo commento del Presidente della Camera di Commercio di Perugia Alviero Moretti sulla mancata adesione di alcune Associazioni di Categoria a una iniziativa che, come prefigurato nel documento inviato alcuni giorni fa a tutti i presidenti delle associazioni, intendeva fornire l’occasione per la ripresa del confronto tra tutte le componenti del mondo imprenditoriale.
Alla riunione di stamane sono intervenute Confindustria Perugia, Confartigianato Perugia, Confartigianato Foligno, Confagricoltura e Lega delle Cooperative.
“La cosa singolare – ha affermato ancora Moretti - è che i rappresentanti di quasi tutte le Associazioni che poi hanno deciso di declinare l’invito, avevano confermato la propria partecipazione soltanto qualche ora prima alla segreteria della presidenza camerale, con ciò lasciando intravedere la consapevolezza che soprattutto in questo particolare e difficile momento che attraversa l’economia, sono le stesse aziende a richiedere un organismo camerale “forte e autorevole”, espressione di una comune volontà delle diverse associazioni, “attore” di un futuro incerto in cui non deve essere lasciato il benché minimo spazio a divisioni o a interessi di parte.
Su queste considerazioni ho incardinato la proposta super partes di apertura di un “luogo” – la Camera di Commercio-Casa delle imprese - e di un tavolo di confronto serio e responsabile intorno al quale ricercare una indispensabile condivisione di principi, di intenti e di programmi, fuori dalle logiche di parte, capaci soltanto di distruggere, non certo di costruire. Evidentemente, in alcuni, questi principi non hanno trovato accoglienza, non abbastanza, comunque, per motivare lealmente una decisione francamente incomprensibile e di cui siamo venuti a conoscenza solo stamane leggendo i giornali”.
“Dobbiamo capire che oggi è il tempo della responsabilità, del “senso” delle istituzioni, dell’unità di intenti, della coesione, della condivisione delle scelte e della consapevolezza di quanto seri siano i problemi che siamo chiamati ad affrontare”. “La nuova Camera di Commercio di Perugia – ha concluso Moretti - deve essere posta nella condizione di proseguire con altrettanta forza e autorevolezza l’esperienza maturata nell’ultimo decennio, che l’ha portata ad essere una leva di sviluppo, un moltiplicatore di iniziative, un fattore di coesione economica che ha favorito la crescita di tutte le componenti della nostra società, nessuna esclusa, perché lo sviluppo economico è tale solo se è finalizzato al bene e all’interesse collettivo”.

 

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