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20-10-2015

Una legge rivoluzionaria per combattere gli ecocrimini

 

Una legge rivoluzionaria per combattere gli ecocrimini .

 

La Camera di Commercio di Perugia ha partecipato al seminario sulle novità introdotte dalla “Nuova disciplina sui reati ambientali”.

 

Con la legge 68 i Delitti contro l’Ambiente vengono introdotti nel Codice Penale, e ciò rappresenta finalmente una svolta.

 

Una riforma attesa da lungo tempo e senz’altro necessaria, essendo oramai da tempo sotto gli occhi di tutti l’inefficacia e l’inadeguatezza degli strumenti offerti dal sistema vigente per la tutela dell’ambiente.

Lo scorso 28 maggio 2015, è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la legge 68, in materia di ecoreati, una riforma attesissima, ritenuta assolutamente necessaria, essendo oramai da tempo sotto gli occhi di tutti l’inefficacia e l’inadeguatezza degli strumenti offerti dal sistema vigente per la tutela dell’ambiente.


In Italia, il 2014 si è chiuso con un bilancio pesante in termini di reati ambientali: 29.293 i reati accertati per un giro d’affari pari a 22 miliardi di euro. Sono aumentate le infrazioni nel settore dei rifiuti (+26%) e del cemento (+4,3), alimentate dal fenomeno della corruzione. Impressionanti i numeri del settore agroalimentare, che fattura 4,3 miliardi di euro per 7.985 illeciti.


Il Rapporto Ecomafia 2015 ci restituisce un quadro impietoso del Paese, con l’incidenza criminale in aumento nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Puglia, Sicilia, Campania e Calabria), dove si è registrato più della metà del numero complessivo di infrazioni (ben 14.736), con 12.732 denunce, 71 arresti e 5.127 sequestri.


Crescono i reati nel ciclo dei rifiuti (+ 26%) e le inchieste sul traffico organizzato di rifiuti (art.260 Dlgs 152/2006), che arrivano addirittura a 35. Aumentano anche gli illeciti nel ciclo del cemento: 5.750 reati (+4,3%), realizzati soprattutto in Campania e poi in Calabria, Puglia e Lazio.


L’approvazione della legge n. 68 del 22 maggio 2015, che ha introdotto i delitti contro l’ambiente nel Codice Penale, dovrebbe però segnare finalmente una svolta. Si tratta di una riforma attesa da lungo tempo e senz’altro necessaria, essendo oramai da tempo sotto gli occhi di tutti l’inefficacia e l’inadeguatezza degli strumenti offerti dal sistema vigente per la tutela dell’ambiente.
 

In Umbria la situazione potrebbe apparire meno preoccupante che altrove e certo siamo ben distanti rispetto ad aree geografiche che sul fronte ambientale subiscono autentici attentati. E tuttavia anche in Umbria nel 2014 nel ciclo dei rifiuti sono stati accertate, da parte delle Forze dell’Ordine, 159 infrazioni, 119 in provincia di Perugia e 40 in quella di Terni, che hanno portato a 164 denunce e a 36 sequestri. Numeri non enormi, ma che per quanto riguarda le Infrazioni rappresentano comunque il 2,2% del totale nazionale.

  

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “Il tema della salvaguardia dell’ambiente è strettamente connesso a quello più generale della legalità. Sappiamo infatti che recentemente le organizzazioni criminali hanno spinto la loro sfera d’azione nel campo della gestione dei rifiuti che sembra essere il nuovo business nella misura in cui, fino al maggio 2015, le maglie della giustizia penale sembravano essere più ampie e sembravano quindi permettere alla malavita un maggiore margine di azione. Oggi la nuova disciplina sui reati ambientali introdotta dalla legge 68, rappresenta una svolta rivoluzionaria, che avrà un impatto determinante nella lotta alla criminalità ambientale”.

 

“In questa ottica e, nella consapevolezza della forte presenza delle organizzazioni criminali nelle attività imprenditoriali legate al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti – ha ricordato il Segretario Generale della Camera di Commercio di Perugia Mario Pera - il Comitato nazionale Gestori Ambientali, insediato presso il Ministero dell’Ambiente, ha siglato un protocollo con Unioncamere e Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, concordando la realizzazione di iniziative comuni volte a contrastare la criminalità economica nel settore ambientale e finalizzate a rafforzare l’affermazione di una economia legale e trasparente anche nella gestione del ciclo dei rifiuti”. Mario Pera ha espresso piena soddisfazione per la riuscita di un evento che “la Camera di Commercio di Perugia ha contribuito a realizzare, a vantaggio della formazione e aggiornamento degli operatori locali del settore”.

 

Al seminario hanno portato il loro contributo:
- Bruno AMOROSO - già Presidente Comitato Nazionale Albo gestori ambientali;
- Donato CEGLIE - Sostituto Procuratore Generale di Bari;
- Giuseppe FIENGO - Vice Avvocato Generale dello Stato, Commissario Consorzio Venezia Nuova;
- Elisabetta ROSI - Magistrato di Cassazione;
- Gabriele MARRA - Avvocato e professore associato di diritto penale presso l’Università degli studi di Urbino.

 

Rifiuti in Umbria. I numeri del 2014


 

 

Voci collegateambiente, smaltimento rifiuti

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