Nel 2016, il Sistema Produttivo Culturale e Creativo regionale ha generato un valore aggiunto di 1 miliardo di euro (997,2 mln), il 5,1% del totale dell’economia regionale.
Le imprese operanti in Umbria nel settore “core” della cultura sono 3.959, con oltre 21 mila occupati, il 5,6% del totale regionale.
Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: ““La cultura è una ricchezza straordinaria da tutelare e conservare ma anche un asset dello sviluppo produttivo su cui puntare. Al 2016 il Sistema Produttivo Culturale e Creativo umbro porta la nostra regione all’11 posto tra le Regioni italiane sia per incidenza del Valore Aggiunto prodotto e dell’Occupazione sul totale dell’economia regionale”.
Unico studio in Italia che, annualmente, quantifica il peso della Cultura e della Creatività nell’economia nazionale, IO SONO CULTURA, elaborato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, fornisce numeri che dimostrano senza ombra di dubbio quanto la cultura sia uno dei motori della nostra economia.
Nelle "geografie" della cultura tracciate da Symbola e Unioncamere, l'Umbria si attesta all’11 posto della graduatoria delle 20 regioni italiane, per incidenza del Valore Aggiunto e dell'Occupazione del Sistema Produttivo Culturale e Creativo sull'intera economia regionale.
997,2 milioni di euro il Valore Aggiunto prodotto nel 2016, con oltre 21mila occupati, pari rispettivamente al 5,1% e al 5,6% dell'economia regionale.
Le imprese umbre operanti nel Sistema Produttivo Culturale e Creativo, al 31 dicembre 2016, sono 3.959.
Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: ““La cultura è una ricchezza straordinaria da tutelare e conservare ma anche un asset dello sviluppo produttivo su cui puntare. Al 2016 il Sistema Produttivo Culturale e Creativo umbro porta la nostra regione all’11 posto tra le Regioni italiane sia per incidenza del Valore Aggiunto prodotto che per l’Occupazione sul totale dell’economia regionale”.
“La Cultura e la Creatività in Umbria – ha ricordato il Presidente Mencaroni – costituiscono un’industria da 1 miliardo di euro all’anno. Ma l’intera filiera fornisce risultati ben più significativi. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo infatti vanta un moltiplicatore pari a 1,78: come dire che per 1 euro di Valore Aggiunto (nominale) prodotto da una delle attività del segmento Cultura, se ne attivano, mediamente, sul resto dell’economia altri 1,78”.
In termini monetari, ciò equivale a dire che 1 miliardo di euro prodotto nel 2016 dall’intero sistema produttivo culturale regionale - comprensivo di nonprofit, Pubblica Amministrazione e attività creative driven - riesce ad attivare un altro 1,77 miliardi di euro, arrivando così a costituire una filiera culturale intesa in senso lato, da 2,77 miliardi di euro.
E’ così che il Sistema Produttivo Culturale e Creativo umbro vede il suo ruolo crescere notevolmente all’interno dell’economia regionale, perché si passa dal 5,1% come incidenza, in termini di Valore Aggiunto, delle attività Core e di quelle Creative Driven, al 14,1% se si considera l’intera filiera, comprensiva anche del resto dell’economia attivata. Peraltro, un risultato questo inferiore del 2,6% rispetto al dato nazionale.
Alla fine del 2016, le imprese operanti in Umbria nel settore “core” della cultura sono 3.959 e oltre 21 mila gli occupati, il 5,6% di tutti gli occupati nella nostra regione.
Il settore culturale e creativo preso in considerazione dal Rapporto “Io Sono Cultura” va inteso in senso lato e comprende di 5 macro-settori: quello delle industrie creative (architettura, comunicazione e design), delle industrie culturali propriamente dette (cinema, editoria, videogiochi, musica, software e stampa), del patrimonio storico-artistico (musei, archivi, biblioteche, monumenti, siti archeologici) e delle performing arts e arti visive.
Il Rapporto 2017 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione e il sostegno della Regione Marche e di Sida Group, è stato presentato a Roma alla presenza del ministro Dario Franceschini, dal Presidente di Symbola Ermete Realacci e dal presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, alla presenza del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e dal Segretario Generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli,
Fatto da imprese, PA e non profit, genera 89,9 miliardi di euro e ‘attiva’ altri settori dell’economia, arrivando a muovere nell’insieme 250 miliardi, equivalenti al 16,7% del valore aggiunto nazionale. Un dato comprensivo del valore prodotto dalle filiere del settore, ma anche di quella parte dell’economia che beneficia di cultura e creatività e che da queste viene stimolata, a cominciare dal Turismo.