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Scheda carburante: abolizione rinviata al 31 dicembre

 

La scheda carburante, o carta carburanti, è un documento che attesta gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso i distributori stradali, per consentire la detrazione IVA e la deduzione fiscale del costo dal reddito di imprese e professionisti (art. 2 della Legge n. 31 del 21 febbraio 1977).

 

L’abolizione, inizialmente prevista per il primo luglio 2018, è stata rinviata al 31 dicembre 2018. Da tale data le imprese e i professionisti non dovranno più compilare le schede, ma dovranno pagare i carburanti (benzina, gasolio, metano Gpl...) unicamente tramite moneta elettronica, come ad esempio carte di credito, carte di debito, carte prepagate come previsto dal nuovo comma 1-bis dell'art. 164 TUIR, introdotto dall'art. 1 comma 922 (Legge di Stabilità).

 

Tutti i titolari di partita IVA, per beneficiare della deduzione del costo dei carburanti dal reddito d'impresa e professionale e per detrarli dall'IVA, dovranno dunque dotarsi di strumenti operativi che consentano pagamenti tracciabili. Ovviamente gli acquisti di carburante potranno essere effettuati anche in contanti, ma in tal caso il costo non sarà fiscalmente deducibile, né l'IVA sarà detraibile.

 

Contestualmente all'obbligo dei pagamenti elettronici per il carburante, la legge di bilancio ha introdotto l'obbligo di certificazione con l'emissione di fattura elettronica per gli esercenti di distribuzione di carburanti. L'esonero dalla certificazione dei corrispettivi rimane in vigore solo per i rapporti con i consumatori privati.

 

Si ricorda, infine, che a favore degli esercenti impianti di distribuzione verrà riconosciuto un credito di imposta pari al 50% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate a decorrere dalla data di abolizione, tramite sistemi di pagamento elettronico mediante carte di credito. Il credito potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24 a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello di formazione.

 

Quindi, coloro che utilizzano l'auto per lavoro dovranno prestare attenzione alle nuove regole e anche i fornitori di benzina dovranno adeguarsi operativamente per rispettare l'obbligo di fatturazione elettronica.

 

L'obiettivo perseguito con l'introduzione della fatturazione elettronica e l'abolizione della scheda carburante è quello di contrastare l'evasione IVA in un settore che presenta vari profili di rischio, insieme a quello di impedire indebite fruizioni di deduzioni e detrazioni. 

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