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05-07-2010

Internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali: l'On. Adolfo Urso, Vice Ministro allo Sviluppo Economico, alla Camera di Commercio di Perugia.

 

 

L’On. Adolfo Urso, Vice Ministro allo Sviluppo Economico, è intervenuto ad un incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Perugia sulla Internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali. Sono intervenuti il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni, il presidente della Camera di Commercio di Terni Enrico Cipiccia e il presidente del Centro Estero Umbria Gianluigi Angelantoni.

 


Se è vero che la ripresa è iniziata, ma la sua forza è ancora contenuta, è altrettanto chiaro che le note più positive vengono dall’export: sono le esportazioni che stanno spingendo una ripresa che entro il 2010 dovrebbe acquistare maggiore energia e solidità.
Una considerazione questa che ha fatto da incipit all’incontro che la Camera di Commercio ha organizzato nel pomeriggio sul tema della Internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali e al quale ha partecipato il Vice Ministro allo Sviluppo Economico On. Adolfo Urso, accompagnato a Perugia dal consigliere regionale Franco Zaffini.


Rappresentati ai massimi livelli gli enti che guidano la governance regionale nel campo dell’internazionalizzazione: la presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini, il presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni e della Camere di Commercio di Terni e Gianluigi Angelantoni che da circa 3 mesi guida il nuovo Centro Estero Umbro costituito in partnership dalla Regione e dalle Camere di Commercio di Perugia e Terni.


“Il nuovo Centro Estero – ha ricordato il presidente Mencaroni – è stato costituito con l’intento di razionalizzare l’impiego delle risorse disponibili e rendere più agevole e produttivo il sostegno pubblico alle esportazioni e all’internazionalizzazione del sistema economico regionale”. Il Presidente della Camera di Commercio ha espresso piena soddisfazione per quanto fatto dal sistema camerale regionale e dalla Regione dell’Umbria che “nella nomina del presidente non ha tenuto conto di logiche partitiche, ma ha puntato su un imprenditori di provata capacità come Gianluigi Angelantoni.” Lo stesso Consiglio di Amministrazione del Centro Estero è costituito in maggioranza da imprenditori: “Se il Centro Estero non dovesse funzionare – ha concluso con una battuta il presidente Mencaroni – non potremo prendercela con nessuno”.


I programmi del Centro Estero – che si accinge a nominare il nuovo direttore – sono già allo studio e quanto prima sarà redatto il Programma di attività per il 2011 “Primo vero banco di prova del Centro” come ha ricordato il Presidente Angelantoni.
“Siamo chiamati ad operare – ha aggiunto il presidente del Centro Estero – in presenza di una grave crisi congiunturale, ma che conserva le caratteristiche cicliche che in fondo ben conosciamo. Il nostro impegno più grande è immaginare soluzioni alla crisi strutturale che condiziona il nostro sistema locale in cui operano imprese troppo piccole e spesso incapaci di aggregarsi e fare innovazione”.
Ancora Angelantoni. “Rivolgerci ai principali mercati emergenti – Cina, India, Brasile, è senz’altro una strategia che ci vedrà impegnati, ma dobbiamo essere consapevoli che lì troveremo competitor agguerriti ed organizzati. Dunque senza un sistema di aziende messe in rete si restringono notevolmente i margini di successo”. “Punteremo – ha concluso Gianluigi Angelantoni – sulla promozione delle attività più tipiche e forti del sistema economico regionale, Agroalimentare, Tessile, Meccanica, ma guarderemo con grande attenzione a nicchie ad alta qualificazione e a nuovi settori come quelli delle energie rinnovabili”.


“La Green Economy è senz’altro una direzione che offre molte opportunità – ha detto il Presidente della Regione Catiuscia Marini – soprattutto in una regione come la nostra in cui lo sviluppo sostenibile è ben più che un indirizzo consigliato, per la salvaguardia di un territorio che rappresenta un forte strumenti di crescita”.
“Con il nuovo Centro Estero – ha aggiunto Catiuscia Marini – contiamo di dare sostegno alle imprese piccole e medie che hanno necessità di essere accompagnate su mercati che da sole le vedrebbero inevitabilmente perdenti. La fase operativa del Centro sta avviandosi in maniera positiva, nel segno di uno spirito di collaborazione non solo tra enti locali, ma anche con strutture di livello nazionale, al riparo di qualsiasi vocazione di tipo autonomista”.


“La Regione dell’Umbria ha un sistema economico valido e dinamico – ha riconosciuto il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso - ma la sua apertura verso i mercati esteri è ancora bassa: a fronte di una media nazionale del 25% si registra in Umbria un 13,4%. E’ questo un dato che non dobbiamo sottovalutare, ma che definisce anche un ampio margine di crescita. Il Centro Estero Umbro, la Regione dell’Umbria e il sistema camerale hanno di fronte una sfida non semplice. Il Governo darà tutto il sostegno possibile, consapevole che occorre mettere in atto azioni di grande respiro ed importanza”.
“Occorrerà – ha detto l’On. Urso – riorientare la presenza delle nostre imprese verso mercati nuovi, ma che nascondono notevoli difficoltà operative. E in questa direzione, il Governo non farà mancare il suo appoggio, il suo sostegno”. Il vice Ministro Urso ha sottolineato l’importanza del sistema camerale “capace di assicurare attraverso la rete delle Camere di Commercio all’estero un appoggio decisivo alle attività di promozione dell’export italiano”.
“Proprio oggi – ha annunciato l’on. Urso – abbiamo presentato il progetto di Unioncamere nazionale “Quality Restaurant” rivolto ai ristoranti italiani all’estero, una formidabile rete capace ogni anno di attirare 40 milioni di clienti. Il “Quality Restaurant” sarà riconosciuto agli operatori che impiegheranno soprattutto mano d’opera di origine italiana, ma che soprattutto utilizzeranno prodotti italiani. L’obiettivo è 1.000 Quality Restaurant per il 2010, con l’obiettivo di arrivare quanto prima a quota 10.000”.

 

 

 

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