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22-03-2011

Ercole Olivario 2011 - XIX Edizione

 

Trecentocinquantacinque aziende partecipanti in rappresentanza di 17 regioni italiane, 92 finalisti, un Concorso – l’Ercole Olivario – che da 19 anni premia i migliori oli extravergini di oliva e D.O.P. italiani.

 Inaugurata a Perugia l’edizione 2011 dell’Ercole Olivario, il premio più prestigioso per il settore oleario, istituito nel 1993 dall’Unioncamere dell’Umbria e dalla Camera di Commercio di Perugia.

Per il 2011 l’Ercole Olivario potrà fregiarsi della speciale medaglia di rappresentanza conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano.

Sei oli umbri in corsa per i tempietti di Ercole Olivario, simbolo del concorso, che saranno consegnati sabato 26 marzo (ore 10.00) al Teatro Caio Melisso di Spoleto.

 

 

Si è aperta a Perugia la settimana conclusiva della XIXesima edizione dell’Ercole Olivario, il Premio nazionale ideato quasi venti anni fa – era il 1993 – da Unioncamere umbra e dalla Camera di Commercio di Perugia per la promozione e la valorizzazione delle eccellenze olearie territoriali italiane. Da allora, ogni anno, l’Ercole porta in Umbria, terra d’olio tra le prime, le migliori produzioni italiane, mettendole a confronto tra loro, in una competizione guidata dai sensi degli assaggiatori della giuria nazionale, che inseguono le tracce più remote e nascoste dei profumi, del sapore, di ogni singola influenza aromatica.


Non sono mai stati così tanti i partecipanti all’Ercole Olivario: 355 imprese di 17 regioni italiane a vocazione olearia. “Una crescita del numero delle etichette che supera del 20% l’edizione del 2010 – ha commentato con soddisfazione Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia e del Comitato di Coordinamento del Concorso. Una partecipazione mai così vasta e di alto livello, a conferma dell’importanza e della credibilità del nostro concorso. E ci fa piacere che ciò sia avvenuto proprio nell’anno dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quasi a sottolineare la straordinaria vitalità della cultura dell’olio e dell’olivo che da secoli innerva di se le terre italiane, da nord a sud, fino alle isole. Un riconoscimento reso ancor più pieno dal conferimento all’Ercole Olivario 2011 della speciale Medaglia di Rappresentanza che ci ha voluto conferire il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.


“Da venti anni, l’Ercole Olivario – ha ricordato il presidente Mencaroni – non solo promuove e valorizza i migliori oli extravergine di oliva italiani, ma stimola e sensibilizza gli olivicoltori e le imprese, dal piccolo frantoiano alle aziende di più grandi dimensioni, a perseguire un continuo miglioramento della qualità del prodotto, a beneficio di consumatori sempre più attenti e sensibili ai pregi sensoriali, salutistici e nutrizionali dell’olio extravergine di oliva”. L’Ercole Olivario ha portato un contributo straordinario alla crescita dell’olivicoltura nazionale. “L’Ercole non ha inventato l’olio, ma è innegabile che ha contribuito a renderlo migliore” ha affermato ancora Giorgio Mencaroni. Il Concorso ha instillato nei produttori i valori dell’eccellenza. Li ha spinti a migliorare gli oliveti, ad impiantarne di nuovi, a modernizzare gli impianti e ottimizzare i cicli produttivi. Abbiamo fatto si che si guardasse in maniera diversa alla cura di un patrimonio arboreo con cui conviviamo da 7000 anni, portando il suo frutto oltre gli ambiti ristretti di un mercato domestico. Abbiamo innalzato l’asticella dell’eccellenza, assegnandogli nuovo valore e significato economico. Negli ultimi venti anni è nata una nuova generazione di olivicoltori, di frantoiani, o meglio di imprenditori dell’olio. Le imprese sono cambiate, si sono strutturate, gestiscono azioni di marketing, ambiscono a una presenza sul mercato e non solo su quello regionale o al massimo nazionale. L’Ercole Olivario ha accompagnato questi processi che vorrei definire di “innovazione della tradizione”: la realtà dei fatti mi pare sotto gli occhi di tutti”.


La mappa dell’Italia dell’olio che emerge dal lotto dei 92 finalsiti dell’edizione 2011 rimanda ad una presenza diffusa, unitaria, sull’intero territorio nazionale. 17 le regioni rappresentate, tutte quelle a vocazione olearia, con le imprese che provengono 8 da Lazio,Toscana e Sardegna, 6 da Abruzzo, Calabria, Campania, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia e Umbria, 5 dal Veneto, 4 da Basilicata, Lombardia e Marche, 2 dall’Emilia Romagna e 1 dal Trentino.


L’Umbria si presenta all’Ercole a compimento di una annata olearia straordinaria in cui la grande quantità prodotta si è sposata con un alto livello qualitativo.
Giulio Scatolini, membro del Comitato di Coordinamento del Concorso: “L'aumento produttivo dell'Umbria del +35%, rispetto alla scorsa annata, ha portato a processi di sovraffollamento nei frantoi che per garantire la qualità' hanno dovuto fare turni notturni come accadeva un tempo nei frantoi tradizionali, che giornalmente lavoravano quantitativi ben più' modesti rispetto ai moderni frantoi. La qualità' dell’olio prodotto e' ottima, nonostante la stagione sia stata inclemente causa le piogge che si sono verificate nei giorni più' adatti alla raccolta. Questa "miracolosa abitudine alla qualita'" si realizza grazie alla sempre maggiore attenzione posta dagli operatori della filiera ai punti critici legati alla produzione di eccellenza”.


Il comparto oleario umbro porta alla finale dell’Ercole 2011 sei imprese:
Azienda Agricola PUCCIARELLA srl (Magione),
Azienda Agraria VIOLA SRL (S.Eraclio di Foligno),
Cantine GIORGIO LUNGAROTTI SRL (Torgiano) ,
CONTESSA GELTRUDE (Amelia),
Società Agricola TREVI IL FRANTOIO (Matigge di Trevi),
Società Agricola Mascio Srl (Trevi).

 

Imprese che operano in un contesto in continua crescita. In Umbria gli olivi a dimora sono 7.500.000 su una superficie vocata a oliveto di 28.000 ettari. 250 i frantoi in attività, ma sono migliaglia le piccole realtà produttive.


L’annata 2010/2011 è stata per l’Umbria molto positiva con quantità prodotte da primato: 123.000 quintali di olio, contro 91.000 dell’anno scorso, 118.000 del 2008/09 e i 108.000,00 del 2007/08.


L’Ercole è anche un valido strumento di marketing. “Per questo - ha ricordato ancora Mencaroni - abbiamo coniugato nel rispetto della tradizione camerale la formula del concorso con incontri BtoB e BtoC, proprio per offrire alle aziende finaliste l’opportunità di incrociare buyer ed altri gruppi di compratori durante lo svolgimento delle fasi del concorso”.


Due le giornate conclusive dell’edizione 2011. Si inizia a Perugia venerdì 25 marzo nel pomeriggio con Affari d’Olio che prevede attività di formazione per buyer e produttori di olio, incontri tra la domanda e l’offerta del migliore prodotto italiano ed una cena sensoriale che si svolgerà presso il Teatro Pavone. Una sorta di viaggio del gusto dove l’olio extra vergine di oliva sarà il vero tour operator dell’eccellenza olearia italiana. Lo stesso 25 Marzo, grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, verrà organizzato un banco di assaggio di tutti gli oli finalisti rivolto al grande pubblico presso il Centro Servizi della Camera di Commercio di Perugia di via Mazzini (ex Borsa Merci).
Sabato 26 marzo, invece, a Spoleto cerimonia conclusiva del concorso nazionale centrata sul tema dei 150 anni della dieta mediterranea. A seguire la premiazione dei vincitori della XIX edizione dell’Ercole Olivario.

 


 

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