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22-06-2011

Osservatorio congiunturale Manifatturiero e Commercio Provincia di Perugia - I trimestre 2011

 

Dopo 7 trimestri consecutivi di lenta ma costante risalita il Manifatturiero della provincia di Perugia apre il 2011 con un deciso rallentamento.
Nel primo trimestre dell’anno, indici in negativo per Produzione, Fatturato e Ordinativi, in controtendenza rispetto a una media nazionale positiva. La flessione interessa, seppur con pesi diversi, tutte le classi dimensionali delle imprese, con l’artigianato che incontra serie difficoltà.

 

Tornano a puntare verso il basso le vendite nel Commercio.
Flessione per il Commercio al dettaglio, sia alimentare che non alimentare.
Regge la Grande Distribuzione in crescita tendenziale e congiunturale.

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia:
“Un rallentamento a inizio 2011 era atteso, ma non così deciso e diffuso.
E ci preoccupa la perdita di competitività rispetto al sistema nazionale che in media nel primo trimestre 2011 registra risultati positivi.
Tuttavia resiste la fiducia degli imprenditori, sia del manifatturiero che del commercio, che prevede crescita il secondo trimestre di quest’anno”.

Dopo sette trimestri di crescita costante, il Manifatturiero Industriale e Artigiano della Provincia di Perugia apre il 2011 con un deciso rallentamento. In flessione da gennaio a marzo 2011 la Produzione, il Fatturato e gli Ordinativi dei diversi settori: una battuta d’arresto, che con poche eccezioni, è tendenziale (rispetto a un anno fa) ma anche congiunturale (rispetto al trimestre precedente).
Anche il Commercio si allinea all’andamento del Manifatturiero, con vendite in calo nel commercio al dettaglio dei prodotti alimentari e non alimentari. Regge la Grande Distribuzione – GDO, che registra una crescita dell’1% tendenziale e dello 0,7% sul trimestre precedente.
“Ci attendevamo un rallentamento, ma non così deciso e diffuso” ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni. “Si interrompe una serie positiva che durava da sette trimestri, durante i quali pur lentamente il nostro manifatturiero si era riavvicinato ai livelli pre crisi. E ci preoccupa constatare che al nostro rallentamento corrisponde una media nazionale che per il primo trimestre di quest’anno ha certificato un rialzo non trascurabile. Ciò significa che perdiamo competitività rispetto agli altri sistemi produttivi locali” .
“La crisi non demorde – ha proseguito Mencaroni – e riesce a frenare una ripresa ancora debole e disomogenea”.
“Va sottolineato anche il fatto che in apertura di anno, pur con pesi differenti, hanno sofferto tutte le classi dimensionali delle imprese: le piccole, ma, in questa occasione, anche le medie e le più grandi” ha proseguito Mencaroni.
Ancora il Presidente Mencaroni: “Nonostante tutto, la fiducia degli imprenditori è solida e questa è la dimostrazione di quanto vitale sia il nostro sistema produttivo. Per il secondo trimestre 2011 infatti gli imprenditori si dichiarano ottimisti e prevedono un andamento di nuovo in crescita”.


OSSERVATORIO CONGIUNTURALE

 

MANIFATTURIERO

 

Produzione

Nel I trimestre dell’anno 2011 si registra una battuta d’arresto per la produzione manifatturiera provinciale. La variazione tendenziale della produzione segna una flessione del -1% rispetto allo scorso anno, dopo due trimestri consecutivi di permanenza in campo positivo. La situazione appare più sfavorevole se si considera che a livello nazionale si registra, invece, un incremento della produzione del 3,7%.
La diminuzione della produzione è determinata dall’andamento delle imprese di tutte le dimensioni. Le imprese con oltre 49 dipendenti, dopo i segnali positivi evidenziati nella seconda metà d’anno, nel I trimestre 2011 mostrano una variazione tendenziale negativa, pari a –0,9% a fronte del +2,1% del trimestre precedente. Tornano ad assumere valori negativi anche le imprese da 10 a 49 dipendenti che, dopo aver registrato un +1,7% nel IV trimestre 2010, segnano un –0,7% nel I trimestre 2011. Le imprese più piccole continuano a evidenziare valori negativi: in questo trimestre la flessione si accentua e raggiunge quota –2,6%, a fronte del –1,7% dello scorso trimestre.

 

A livello settoriale la variazione tendenziale più negativa del manifatturiero è rappresentata dalle industrie del legno e del mobile con -7,2%, in forte calo rispetto al -0,4% registrato lo scorso trimestre. Seguono le industrie dei minerali non metalliferi, con una variazione del –2,8% a fronte del –2,1% del trimestre precedente, e le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto, con –1,4%, in considerevole contrazione rispetto al +6,7% del IV trimestre 2010. Segnali incoraggianti arrivano, invece, dall’industria chimica-farmaceutica, che registra un +1,5%, in crescita rispetto al –0,9% dello scorso trimestre. Valori positivi si hanno anche per le industrie dei metalli e minerali metalliferi con un +2%, ma in attenuazione rispetto al +3,7% dell’ultimo trimestre 2010. Stesso andamento per la produzione delle industrie della stampa ed editoria, che registra un +1%, in decelerazione rispetto al +2,9% del trimestre precedente.

 

Nell’Artigianato perugino la variazione tendenziale della produzione (rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente) rimane negativa (–2%), e risulta in peggioramento rispetto al IV trimestre 2010 (-0,6%). La produzione artigiana risulta più in difficoltà del manifatturiero nel suo complesso (-1%), ma, soprattutto, in controtendenza rispetto all’artigianato nazionale (+1,5%).


Fatturato

Dopo il rafforzamento nel IV trimestre 2010, la variazione tendenziale del fatturato ritorna a valori negativi (-0,4%) nel I trimestre 2011 per le imprese manifatturiere della provincia di Perugia. Risulta in peggioramento rispetto al trimestre precedente, in cui si era attestata a +1,5% e in controtendenza rispetto al dato medio nazionale (+5%).

 

Nel I trimestre 2011 le microimprese, con meno di 10 dipendenti, subiscono una diminuzione del fatturato pari a –2,1% in peggioramento rispetto al –1,3% dello scorso trimestre. La variazione tendenziale per le grandi imprese, quelle con oltre 50 dipendenti, torna negativa con un valore pari a –0,9%, in sensibile deterioramento rispetto al +2% del IV trimestre 2010. Tornano in campo negativo, anche se con una flessione molto contenuta, le imprese da 10 a 49 dipendenti, per le quali la variazione tendenziale assume valore -0,2%, a fronte del +1,2% dello scorso trimestre.

 

A livello settoriale, le variazioni più negative rispetto allo scorso anno si registrano per l’industrie del legno e del mobile (con una variazione pari a –7,6%, in peggioramento rispetto al –0,2% dello scorso trimestre). Seguono, a distanza, le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto (-1,7% in forte contrazione rispetto al +7,4% del IV trimestre 2010) e le macchine elettriche ed elettroniche (-1,2% rispetto al +5,8% del trimestre precedente). I risultati migliori su base tendenziale vengono evidenziati dall’industria chimica-farmaceutica (con un +2,2%, in forte crescita rispetto al –6,1% registrato lo scorso trimestre) e dalle industrie alimentari e delle bevande (con +1,9%, in diminuzione tuttavia rispetto al +4,2% registrato nell’ultimo trimestre del 2010).

 

Nell’artigianato perugino la variazione tendenziale del fatturato resta negativa (-1,9%) e registra una deterioramento rispetto allo scorso trimestre (-0,4%). Inoltre il fatturato dell’artigianato risulta peggiore sia di quello evidenziato dal manifatturiero provinciale nel suo complesso (-0,4%), sia in confronto della variazione media nazionale (+1,4%).


Ordinativi

Gli ordinativi delle imprese manifatturiere della provincia, nel I trimestre 2011, assumono di nuovo segno negativo, registrando una flessione dello 0,5% su base annua, a fronte del +2% dello scorso trimestre. Il valore provinciale, inoltre, risulta in controtendenza rispetto alla media nazionale, che si attesta a +4,5%.
A livello dimensionale, in questo trimestre, la variazione tendenziale degli ordinativi è caratterizzata da segnali di regresso per ogni classe d’imprese. Le imprese più grandi, quelle con oltre 49 dipendenti, sono tornate con il segno meno, anche se con una variazione tendenziale pari a –0,1%, che tuttavia risulta in forte frenata rispetto al +2,4% del IV trimestre 2010. Rientrano in campo negativo anche le imprese da 10 a 49 dipendenti, che registrano una variazione del –0,8% a fronte del +2,3% dello scorso trimestre. Le imprese con meno di 10 dipendenti rimangono negative e registrano una variazione tendenziale del –2%, in peggioramento rispetto al –0,7% del trimestre precedente.

 

Gli ordinativi, a livello di settori di attività, su base annuale diminuiscono maggiormente nelle industrie del legno e del mobile (-7,7% rispetto al –0,5% dello scorso trimestre) e nelle industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto (-2,5% a fronte del +7,3% del IV trimestre 2010). Le industrie dei metalli e minerali metalliferi segnano una variazione positiva del +1,6% ma pur sempre in decelerazione rispetto al +2,8% registrato nell’ultimo trimestre del 2010. Sono di segno positivo anche le industrie dei minerali non metalliferi, caratterizzate da una variazione tendenziale pari a +1,2% in crescita rispetto al –1% del trimestre passato e le industrie delle macchine elettriche ed elettroniche, che passano dal +5,6% nel IV trimestre 2010 al +1,3% nel I trimestre 2011.

 

Il I trimestre 2011 segna per l’artigianato della provincia una variazione tendenziale degli ordinativi del -1,7% a fronte del +0,8% del precedente trimestre. Inoltre gli ordinativi dell’artigianato risultano peggiori sia rispetto al –0,5% evidenziato dal manifatturiero nel suo complesso, sia soprattutto rispetto alla variazione media nazionale dell’artigianato (+1,5%).

 

Previsioni

Nonostante i risultati in controtendenza conseguiti nel I trimestre 2011, permane l’ottimismo nelle aspettative degli imprenditori perugini in relazione alle previsioni per il II trimestre 2011.

 

Le imprese che prevedono un incremento della produzione sono superiori a quelle che si attendono una diminuzione, il saldo si attesta a +31, al di sopra del +5 del precedente trimestre ed al dato nazionale (+24). L’ottimismo prevale in tutti i settori ma soprattutto nell’industria chimica-farmaceutica (con un saldo pari a +68), nel trattamento dei minerali non metalliferi (+44) e nell’industrie del legno e del mobile (+42).

 

Le aspettative per il II trimestre 2011 segnalano per il fatturato un saldo che si attesta a +32, molto al di sopra dello scorso trimestre (+6) ma in linea con il dato nazionale (+31). Per tutti i settori di attività le attese sono positive, ma lo sono soprattutto nell’industria chimica-farmaceutica (+68), nel trattamento dei minerali non metalliferi (+44) e nelle industrie del legno e del mobile (+42).

 

Per gli ordinativi interni, il saldo è pari a +30, in aumento rispetto al +6 del precedente trimestre. Anche qui prevale l’ottimismo in tutti i settori, specialmente nell’industria chimica-farmaceutica (con un saldo pari a +68), nel trattamento dei minerali non metalliferi (+44), nell’industrie del legno e del mobile (+42).

 

Buone appaiono anche le previsioni per gli ordinativi esteri che risultano in aumento, con un saldo pari a +22 rispetto al trimestre precedente (+6). A livello settoriale le attese sono tutte positive, in particolar modo nelle industrie dei minerali non metalliferi (con un saldo pari a +53).

 

COMMERCIO

 

Nuova inversione di tendenza per le vendite del commercio nella provincia di Perugia. Dopo il miglioramento evidenziato nell’ultimo trimestre del 2010, in apertura d’anno si registra una nuova ricaduta delle vendite, con una variazione percentuale (–1,5% rispetto allo stesso periodo del 2010) in peggioramento rispetto al trimestre precedente (–1,1%).

 

Questo il quadro complessivo che emerge dall’Osservatorio congiunturale, realizzato dalla Camera di Commercio di Perugia in collaborazione con l’Unioncamere Nazionale, su un campione di 117 aziende, rappresentativo delle imprese del commercio al dettaglio della provincia di Perugia.

 

Si accentua la flessione delle vendite delle imprese commerciali in provincia: la variazione tendenziale segna una flessione del 1,5% nel I trimestre 2011, a fronte del –1,1% dello scorso trimestre. Una nota positiva proviene dal confronto territoriale. La variazione provinciali risulta migliore di quella delle regioni del Centro e della media nazionale (-1,9%).

 

Il bilancio in rosso delle vendite provinciali è da ricondurre ai risultati negativi conseguiti dalle imprese del commercio al dettaglio sia di prodotti non alimentari, che registrano un -2,4% a fronte del -1,3% dello scorso trimestre, sia di prodotti alimentari, anche se in questo caso il dato negativo (-1,1%) appare comunque in miglioramento rispetto al -2,2% dello scorso trimestre. Indicazioni ancora positive giungono dalla grande distribuzione: la variazione tendenziale si attesta a +1%, in lieve aumento rispetto al +0,7% registrato lo scorso trimestre.


Previsioni

Tornano positive le previsioni per il prossimo trimestre formulate dalle imprese commerciali della provincia. Le aziende che prevedono un incremento delle vendite, nel II trimestre del 2011, sono maggiore di quelli che si aspettano una riduzione; il saldo si attesta a +15 e risulta in netto miglioramento rispetto al IV trimestre 2010 (–2). Il saldo positivo è determinato da tutti i comparti, ma in misura maggiore dalla grande distribuzione che si attesta a +27, seguita poi dal commercio di prodotti non alimentari, con +14 e da quelli alimentari con +5.
I commercianti prevedono che entro un anno il mercato rimarrà stabile. Le aspettative ad un anno segnalano, nel 70% dei casi, vendite stazionarie, la percentuale risulta in crescita rispetto allo scorso trimestre (67%). Il 25% delle imprese intervistate prevede che il mercato registrerà uno sviluppo, in aumento rispetto al 30% del IV trimestre 2010. Infine il 5% si aspetta una contrazione dell’attività. Previsioni incoraggianti si hanno per la grande distribuzione, con il 46% delle imprese che prevedono un mercato in espansione, anche se la quota risulta in flessione rispetto al 85% del precedente trimestre.
 

Osservatorio Congiunturale sul Manifatturiero e sul Commercio realizzato dalla Camera di Commercio di Perugia in collaborazione con Unioncamere nazionale su due campioni di 298 aziende rappresentative delle piccole e medie imprese provinciali (fino a 500 dipendenti) del Settore Manifatturiero, industriale e artigianale e di 121 aziende del commercio al dettaglio della provincia di Perugia.
 

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