Movimprese
La demografia delle imprese in provincia di Perugia
II trimestre 2011
Sale a 74.243 il numero delle imprese registrate alla Camera di Commercio di Perugia nel II trimestre del 2011, in crescita dello 0,7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Più limitata - + 0,44% - la crescita congiunturale, sul I trimestre 2011.
Tra aprile e giugno 2011 sono nate in provincia di Perugia 1.145 nuove imprese, a fronte delle 821 cessate. Il saldo è positivo per 324 unità, ma preoccupa il forte aumento delle cessazioni.
Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia: “La base imprenditoriale provinciale continua ad espandersi, ma desta preoccupazione il forte aumento delle cessazioni, che fanno registrare il peggior II trimestre degli ultimi 5 anni. E’ evidente che ancora oggi, nonostante qualche segnale di ripresa, le aziende fanno fatica a restare sul mercato”.
Al 30 giugno 2011 la base imprenditoriale della provincia di Perugia raggiunge quota 74.243 unità, in crescita dello 0,7% rispetto al 30 giugno 2010 e dello 0,44% sul dato (congiunturale) rilevato al 30 marzo 2011.
E’ questo il dato generale che emerge dalla rilevazione Movimprese per il II trimestre 2011 sulla nati-mortalità delle imprese.
Nel periodo considerato (II trimestre 2011) sono state create in provincia di Perugia 1.145 nuove imprese, mentre 821 sono cessate. “E se le nuove iscrizioni – ha commentato il presidente Mencaroni – si sono mantenute nella media dei secondi trimestri dell’ultimo quinquennio, dobbiamo registrare un consistente – e per certi versi inatteso – aumento delle cessazioni, cresciute del 45% rispetto al II trimestre del 2010. In termini assoluti da aprile a giugno di quest’anno 821 imprese hanno chiuso: si tratta di ditte individuali (il 75%), di società di persone (il 13%), ma anche società di capitali (oltre il 9% del totale delle cessazioni). Nell’ultimo quinquennio, mai un II trimestre aveva registrato un livello così alto di cessazioni”.
“E’ evidente - ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Perugia – che le imprese non solo non avvertono la spinta di una ripresa inconsistente, ma al contrario non riescono a restare sul mercato e ne vengono espulse. La cosa è preoccupante”.
Come consistenza numerica risultano in calo soprattutto i settori dell’Agricoltura, del Trasporto e Magazzinaggio, Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento, e delle Attività Finanziarie e Assicurative. In aumento soprattutto i comparti del Commercio, delle Attività immobiliari, delle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, delle Attività professionali, scientifiche e tecniche, del Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, stabili le Costruzioni.
La struttura imprenditoriale della provincia resta composta in maggior parte da Ditte Individuali (54%), seguite dalle Società di Persone che rappresentano il 24% e dalle Società di Capitale con il 18%.
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