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21-06-2012

Osservatorio congiunturale sul Manifatturiero - industriale e artigiano - e sul Commercio della Provincia di Perugia - I trimestre 2012

 

In linea con le previsioni, l’avvio del 2012 segna un deciso arretramento dei comparti Manifatturieri e Commerciali della provincia di Perugia.

Nel complesso il Manifatturiero registra flessioni tendenziali di Produzione, Fatturato e Ordinativi del 5,2%, del 4,9% e del 5%.
Peggiori i risultati del Manifatturiero artigiano che sconta contrazioni doppie rispetto all’industriale: - 9,9% Produzione, - 9% Fatturato e – 10% Ordinativi.

La domanda si contrae ancora e il Commercio cade:rispetto al I trimestre 2011 - 9,7% nel complesso, con punte dell’11 e del 13% nel commercio al dettaglio alimentare e non alimentare.
Segnali positivi dalla Grande Distribuzione.

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “L’aver previsto quanto il nostro Osservatorio ha effettivamente rilevato, non attenua la preoccupazione per l’impatto sul nostro sistema economico provinciale della seconda recessione dall’inizio della crisi. Produzione, Fatturato e Ordinativi del Manifatturiero scendono sia su base annua che congiunturale. Le piccole imprese e l’Artigianato in pesante sofferenza.
Con la domanda in caduta libera inevitabili le contrazioni del Commercio al dettaglio, sia alimentare che non alimentare. Regge la GDO, ma non evita al comparto una caduta tra le più rilevanti degli ultimi anni: - 9,7%.
Nota positiva: Export in controtendenza e in crescita sia rispetto a un anno fa che sull’ultimo trimestre del 2011
Altro elemento confortante il livello di resistenza offerto dalla base imprenditoriale provinciale che mostra una vitalità capace di far nascere nel primo trimestre del 2012, 1389 nuove imprese, oltre 15 al giorno”.
Moderatamente positive le previsioni delle imprese Manifatturiere per il II Trimestre 2012, ancora negative quelle delle Imprese Commerciali.

 

Confermando le previsioni, i dati di inizio 2012 (I trimestre) dell’Osservatorio Congiunturale sul Manifatturiero e sul Commercio della Provincia di Perugia, realizzato trimestralmente dalla Camera di Commercio, confermano ed, anzi, accentuano tutte le criticità mostrate a fine 2011. Produzione e Fatturato del complesso manifatturiero calano ulteriormente su base tendenziale, rispettivamente -5,2% e -4,9%; analogamente la flessione degli Ordinativi si attesta a -5%.
 

Nel I trimestre 2012 la Produzione manifatturiera provinciale si contrae di 5,2 punti percentuali su base annua e in peggioramento di quasi il 2% anche rispetto al trimestre precedente. Il dato perugino risulta tuttavia migliore di quello nazionale, pari a -5,4% e anche del Centro Italia, che si attesta a -6%.

- 4,9% il Fatturato rispetto al I trimestre 2011, in calo ulteriore sull’ultimo trimestre dell’anno scorso. Il dato perugino, al contrario della Produzione, risulta più critico di quello del Centro, che si attesta a -4,1%, e al valore medio nazionale, pari a -4,5%.

Anche la variazione tendenziale degli Ordinativi evidenzia un peggioramento: -5%, a fronte del -3,7% registrato nel IV trimestre 2011. In questo caso il confronto con l’Italia e con l’area Centro evidenzia una performance migliore del Manifatturiero perugino: Italia e Centro toccano -5,7% e -5,6%.


Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia:
“L’aver previsto quanto il nostro Osservatorio ha effettivamente rilevato, non attenua la preoccupazione per l’impatto della seconda recessione dall’inizio della crisi sul nostro sistema economico locale. I comparti manifatturieri e in particolare le piccole imprese e l’Artigianato stanno riavvicinandosi ai livelli più acuti di criticità toccati nel 2009.
Peggiori le performance del Commercio “gelate” da una domanda debolissima: nel complesso il Commercio provinciale sconta una perdita secca del -9,7%. Impressionano i cali a doppia cifra del Commercio al Dettaglio sia Alimentare che Non Alimentare: - 11% e – 13%. E non basta a riequilibrare la situazione l’andamento limitatamente positivo della Grande Distribuzione in crescita dell’1,8%”.
Ancora il Presidente Mencaroni: “Un quadro negativo, in cui tuttavia non mancanoalcune note positive. In primo luogo l’Export, in controtendenza e in aumento sia rispetto a un anno fa che sull’ultimo trimestre del 2011”.


Il Fatturato dell’Export registra una variazione positiva del +1,7%, su base annua e in espansione sul trimestre precedente in cui il dato si fermò ad un modesto +0,2%. Anche gli Ordinativi dall’Estero sono soddisfacienti e tornano in campo positivo, attestandosi a +1,8% (lo scorso trimestre erano fermi a – 0,1%).
Un altro elemento incoraggiante ha voluto evidenziare il Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “Il nostro tessuto imprenditoriale dimostra un alto livello di resistenza e notevole vitalità. E’ significativo che anche in un avvio d’anno così duro e pur con un saldo tra entrate e uscite leggermente negativo, siano state costituite in provincia di Perugia 1389 nuove imprese, oltre 15 al giorno”.

 

Manifatturiero Artigiano


Nel I trimestre 2012 risulta in forte peggioramento l’Artigianato perugino, che registra un ulteriore calo nelle variazioni tendenziali della Produzione, del Fatturato e degli Ordinativi. In particolare, la Produzione evidenzia un -9,9% a fronte del -7,3% dello scorso trimestre, il Fatturato segna un -9%, rispetto al precedente -7,6%; ed, infine, gli Ordinativi, con un -10% mostrano la flessione più accentuata, in accelerazione rispetto al -6,4% dell’ultimo trimestre dello scorso anno.
Situazione grave, ma regge la fiducia delle imprese manifatturiere
Le imprese manifatturiere mostrano fiducia – “E questo, ha commentato il Presidente Mencaroni, è un segnale importante” - e anche nel breve periodo si attendono qualche piccolo segnale di miglioramento del ciclo economico. Il bilancio complessivo tra segnalazioni di crescita e di decremento riesce a raggiungere il segno positivo per la Produzione e gli Ordinativi, al contrario il Fatturato rimane con un saldo negativo, anche se modesto. Le imprese che prevedono un incremento della Produzione sono superiori a quelle che si attendono una diminuzione (saldo a +5), in netto miglioramento rispetto al -27 del precedente trimestre. Le aspettative relative al II trimestre 2012 segnalano per il Fatturato un saldo che si attesta, anche se per poco, ancora in campo negativo (-1), ma che appare in netto miglioramento rispetto allo scorso trimestre (–30). Per gli ordinativi, il saldo sale a +7, a fronte del -30 del precedente trimestre. L’ottimismo prevale nei confronti dell’Export. Sono, infatti, ancora più positive le previsioni se si fa riferimento agli Ordinativi esteri, con un saldo pari a +24, il doppio rispetto al trimestre precedente (+12).
I Settori maggiormente in difficoltà: Industrie Legno e Mobili e Industrie trattamento Metalli. Le più colpite dalla nuova recessione le imprese più piccole, fino a 9 dipendenti.

 

Commercio

 Dopo il lieve miglioramento evidenziato nel III trimestre del 2011 e la nuova ricaduta delle vendite in chiusura di 2011, il primo dato del 2012 è fortemente negativo, con una flessione del 9,7% rispetto allo stesso trimestre del 2011, in peggioramento di sei punti percentuali sull’ultimo trimestre del 2011. E’ questo il peggior risultato dal 2008. Il settore più penalizzato è quello al Dettaglio Non Alimentare (-13%) , ma anche il Dettaglio Alimentare segna variazioni negative a due cifre (-11%). All’opposto si registrano ancora risultati limitatamente positivi nella Grande Distribuzione (+1,8%). La variazione provinciale risulta peggiore di quella conseguita dalla altre ripartizioni territoriali di riferimento: Centro Italia -9% e soprattutto, Italia -6,3%, 3 punti in meno rispetto alla provincia di Perugia.
Per il Commercio, a differenza del Manifatturiero, rimangono negative le previsioni per il prossimo trimestre formulate dalle imprese. Le aziende che si attendono una flessione delle vendite nel II trimestre del 2012, risultano superiori a quelle che segnalano un incremento. Il saldo, pertanto, è negativo e si attesta a -6, in attenuazione rispetto al -20 precedente.. Rimangono negative le attese nel commercio di prodotti non alimentari con -45, in peggioramento rispetto al precedente -20, e nel commercio di prodotti alimentari con un valore pari a -18, anch’esso in peggioramento se confrontato con il -7 della precedente rilevazione. Più incoraggianti le aspettative relative ad un arco di tempo più esteso. Il 16% delle imprese intervistate prevede che entro un anno il mercato registrerà uno sviluppo, il 79% delle imprese segnala vendite stazionarie; infine il restante 5% delle imprese si aspetta una contrazione dell’attività.

 


Conclude Giorgio Mencaroni: “Stiamo affrontando una seconda recessione dall’inizio della crisi, senza che in mezzo ci sia stata una effettiva ripresa, con le imprese che nel frattempo si sono indebolite notevolmente. La Camera di Commercio di Perugia ritiene che occorra mettere in campo uno sforzo ancor più incisivo che consenta di avviare a soluzione quegli elementi negativi che condizionano pesantemente e frenano l’attività delle nostre imprese. E sono le imprese stesse che ci indicano i punti di maggiore criticità. A cominciare dall’eccessiva pressione fiscale: aliquote elevate, complessità dell’ordinamento fiscale e incertezza del diritto tributario gravano ormai in maniera decisiva sulle possibilità competitive delle imprese. E ancora, il peso della burocrazia, l’elevato costo del lavoro e l’altro grande problema rappresentato dal credit crunch, di cui fanno le spese soprattutto le imprese di più piccole dimensioni. Sono queste le indicazioni che salgono dal nostro tessuto imprenditoriale, che peraltro – come ha dimostrato un nostro recentissimo focus - riserva scarsa considerazione al tema della rigidità del mercato del lavoro, considerata un elemento frenante della competitività, ma, al punto in cui siamo, molto meno invasivo e determinante rispetto ad altre emergenze”. 

 

Scarica l'intero comunicato stampa con i diagrammi
 

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