27-02-2014

Le Camere di Commercio italiane, rivendicano il loro ruolo di indispensabile motore di sviluppo dei territori

Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia: “Le Camere di Commercio italiane, chiamate in causa in questi giorni sul tema del riassetto del sistema istituzionale italiano, rivendicano il loro ruolo di indispensabile motore di sviluppo dei territori e di strumento unico di semplificazione burocratica”.

“Forse nella fretta di stilare programmi e proposte, si è buttato giù un titolo senza preoccuparsi dello svolgimento. Le Camere di Commercio non sono soltanto Registro Imprese – funzione, peraltro, insostituibile e di importanza fondamentale – ma rappresentano, in base al principio di sussidiarietà, l’ente pubblico, l’istituzione, più vicina alle imprese”.

“E’ utile, direi indispensabile, mettere in campo azioni forti che riescano – finalmente – a ritracciare il profilo della struttura istituzionale italiana, ma quando tra i titoli si inserisce anche la possibile eliminazione dell’obbligo di iscrizione delle imprese alla Camera di Commercio, allora vuol dire non aver proprio cognizione di cosa sia realmente l’Ente Camerale e quali funzioni svolge per conto dello Stato”. Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia, interviene nel dibattito suscitato dal varo del Jobs Act, cui il presidente Renzi intende ispirare la politica economica del proprio governo.

“Il sistema camerale italiano – ha ricordato il presidente Mencaroni - è costantemente indicato dagli operatori ai vertici delle classifiche di efficienza della pubblica amministrazione. Dunque, un sistema che funziona, riconosciute e legittimate come istituzione delle e per le imprese.
E Giorgio Mencaroni non esita a centrare l’attenzione sulla realtà della Camera di Commercio di Perugia.

“Nella piena consapevolezza, rinforzata dalla riforma del 2010, del nostro status di ente pubblico al servizio del sistema delle imprese, verso di esso orientiamo tutta la nostra attività e ogni risorsa disponibile. Basta pensare agli interventi per l’accesso al credito delle pmi, cui ogni anno destiniamo quasi un milione e 200 mila euro; all’azione rivolta al miglioramento della dotazione infrastrutturale, a cominciare dall’Aeroporto e dal Quadrilatero Umbria-Marche. Siamo incubatore per le pmi che cercano di aprirsi all’export e il nostro programma per l’Internazionalizzazione, che sviluppiamo in sintonia con il Centro Estero dell’Umbria, ricostituito da sistema camerale locale e Regione, propone iniziative promozionali e missioni sui mercati esteri di maggior interesse per i comparti produttivi più dinamici”.

“E visto che si parla soprattutto di Registro Imprese – ha evidenziato il presidente Mencaroni - alla Camera di Perugia solo nel 2013 abbiamo assolto al rilascio di 70.755 visure e certificati. Sempre lo scorso anno, grazie all’alto livello di informatizzazione dei nostri servizi, siamo stati in grado di chiudere 66.841 pratiche telematiche legate al Registro Imprese e altre 4.443 pratiche Artigiane. Quasi 10.000 sono stati invece i depositi dei Bilanci presso i nostri uffici: siamo oltre le 410 operazioni chiuse ogni giorno dell’anno. Ma un altro aspetto voglio sottolineare con forza: il Registro Imprese è uno strumento di legalità, che noi gratuitamente mettiamo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e delle Forze dell’ordine per la loro attività di vigilanza, prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità”.
Sulla Legalità e la Trasparenza la Camera di Commercio di Perugia ha agito con grande decisione portando a compimento l’apertura dello Sportello della Legalità, presidio che offre assistenza a coloro che sono esposti al rischio racket ed usura, o, più in generale, si trovano ad affrontare situazioni di illegalità. “Senza legalità non c’è sviluppo sociale e tanto meno economico” ha detto Mencaroni. Numeri importanti e bilanci positivi, la Camera di Commercio di Perugia può vantare anche sul fronte della semplificazione, in primis, il programma “Impresa in un Giorno” e della giustizia alternativa, con la consolidata operatività dei Servizi di Mediazione e Arbitrato.

In tema di Spending Review, il presidente Mencaroni è stato categorico. “Il Sistema delle Camere di Commercio non riceve dallo Stato alcun sostegno economico: le Camere sono finanziate dalle imprese, con il loro diritto annuale. Ebbene, nonostante questo, in applicazione delle ultime norme in materia di Spending Review, siamo noi Camere di Commercio a versare allo Stato i tagli che pratichiamo sulle spese di gestione: sono risorse queste che vengono tolte dalla disponibilità dell’amministrazione camerale e quindi si sottraggono al sistema delle imprese locali”.