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26-06-2014

Osservatorio Congiunturale Manifatturiero Industria Artigianato e Commercio Provincia di Perugia I Trimestre 2014

 

Il Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni ha presentato i risultati dell’Osservatorio Congiunturale sul Manifatturiero e il Commercio per il I trimestre del 2014 e le attese per il II trimestre 2014.


Giorgio Mencaroni: “Non c’è ripresa nel I trimestre del 2014 e si ferma il pur modesto recupero degli ultimi tre mesi del 2014.


Nel Manifatturiero Industria non si va oltre una sostanziale stabilità, mentre l’Artigianato, ancora una volta, resta indietro e conferma un persistente andamento negativo”.


“I risultati migliori si registrano nelle componenti estere di Produzione, Fatturato e Ordinativi, a conferma che le difficoltà di Manifatturiero vengono da una domanda interna che non riesce a ripartire”.
“Sono le imprese più grandi (oltre 49 dipendenti) ad andare meglio, al contrario di quelle in classe dimensionale 10-49 in calo e delle più piccole (1-9 dipendenti) sulla parità”.
“Nel I trimestre ’14 trovano conferma due tendenze: il Manifatturiero perugino riesce a fare meglio nel confronto con la circoscrizione Centro Italia, ma perde slancio e si allontana progressivamente dal resto d’Italia, dove il Manifatturiero fa segnare una discreta ripresa”.
“Al palo i consumi, che conservano il segno meno. Siamo a – 1,6% esattamente come nell’ultimo trimestre del 2013, ma riusciamo a fare meno peggio sia del Centro Italia che della media nazionale. Colpito è soprattutto il Commercio al dettaglio (nel I trimestre 2014 in particolare quello non alimentare), ma è negativo anche l’alimentare. Grande Distribuzione in forte ripresa: + 6,4%”.
“Le Imprese manifatturiere nel breve periodo si attendono qualche segnale di miglioramento del ciclo economico. Positive anche le previsioni dei settori commerciali”.

 

Osservatorio Congiunturale sul Manifatturiero Industria e Artigianato e sul Commercio Provincia di Perugia
I Trimestre 2014

 

 

Manifatturiero


I dati di inizio anno dell’Osservatorio Congiunturale della Camera di Commercio di Perugia non mostrano ancora evidenti segnali di ripresa. La Produzione e il Fatturato rimangono quasi stabili su base tendenziale, attestandosi rispettivamente +0,1% e -0,1%. Gli Ordinativi, invece, segnano ancora un dato negativo: la flessione, infatti, si attesta a -0,8%.


Dati positivi, all’opposto, provengono dall’Export, confermando ancora una volta che le difficoltà del Manifatturiero sono legate, principalmente, alla contrazione della domanda interna. E’ questo in sintesi lo scenario che emerge dall’Osservatorio Congiunturale della Camera di Commercio di Perugia attraverso l’indagine condotta nel mese di gennaio su un campione di circa 310 imprese manifatturiere.

 

Nel I trimestre 2014 la Produzione manifatturiera provinciale rimane quasi stabile rispetto allo scorso anno, la variazione tendenziale, infatti, si ferma a +0,1%. Il dato perugino, meno positivo del valore medio nazionale (+1,2%), al contrario risulta più incoraggiante di quello del Centro, che si attesta a -1,5%, e della media regionale, -0,1%.

 

Anche il Fatturato nei primi tre mesi del 2014 risulta quasi stabile su base annua: la variazione tendenziale, infatti, si attesta a -0,1%. La performance provinciale è in linea con il dato regionale, pari a -0,2%, risulta più critica di quella nazionale, che assume segno positivo e un valore pari a 1,4% e viceversa appare migliore, se confrontata con il dato del Centro, che si attesta a -0,7%.
Dati confortanti provengono dal Fatturato Estero, che cresce di quasi cinque punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La variazione tendenziale del I trimestre 2014 è pari a +4,8%, perfettamente in linea con il valore medio nazionale, di poco superiore al valore regionale (+4,6%) e nettamente al di sopra del dato del Centro, che si ferma al +2,8%.

 

Nel I Trimestre 2014 gli Ordinativi delle Imprese manifatturiere della provincia calano e fanno registrare una variazione del -0,8% su base annua. Il dato tendenziale perugino risulta in linea con il dato regionale, poco al di sopra del valore del Centro (-1%), ma inferiore al valore medio nazionale, che varca lo soglia positiva e si attesta a +1,2%. Se, invece, si fa riferimento ai soli Ordinativi Esteri, il dato provinciale ritorna in campo positivo: la variazione su base annua, infatti, registra un +2,7%, anche se a livello nazionale emergono dati migliori (+3,4%).

 

Ancora dati negativi per l’Artigianato perugino, che registra un ulteriore calo nelle variazioni tendenziali della Produzione, del Fatturato e degli Ordinativi. In particolare, la Produzione evidenzia un - 0,7%, il Fatturato segna un -0,9%, ed, infine, gli Ordinativi, con un -1,6%, mostrano la flessione più accentuata, ma in linea con il dato medio provinciale.

  

Produzione, Fatturato e Ordinativi del Manifatturiero perugino ottengono risultati migliori nei confronti della Circoscrizione Centro Italia, ma non tengono il passo della media nazionale che consolida una crescita apprezzabile.



Produzione

Quasi stabile rispetto allo scorso anno la Produzione manifatturiera provinciale nel I trimestre dell’anno 2014, nel quale si evidenzia una variazione tendenziale del +0,1%. Il dato perugino, meno positivo del valore medio nazionale (+1,2%), risulta più incoraggiante di quello del Centro, che si attesta a -1,5%, e della media regionale (-0,1%).

 

Il piccolo incremento della Produzione è determinato dall’andamento produttivo delle imprese di maggiori dimensioni, che sembrano aver agganciato la ripresa. Le Imprese con oltre 49 dipendenti, infatti, fanno registrare un aumento di quasi due punti percentuali (+1,6%), inferiore, tuttavia, alla variazione media nazionale che mostra un incremento pari al 2,5%. All’opposto le imprese da 10 a 49 dipendenti evidenziano l’andamento più negativo, registrando un -1,6% su base annua. Le imprese più piccole, invece, rimangono stabili rispetto allo scorso anno e non influenzano il segno della variazione.
A livello settoriale si registrano variazioni positive per le Industrie elettriche ed elettroniche (+4,1%), per le Alimentari (+3,2%), per la Meccanica e i Mezzi di trasporto (1,4%) e per le Altre Industrie (0,7%). Negativo il resto del Manifatturiero, in particolare le Industrie del Legno e del Mobile (-2,2%) e le Industrie per il Trattamento Minerali non Metalliferi, che registrano un -2%.

 

Nell’Artigianato perugino la variazione tendenziale della Produzione, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è ancora negativa, si attesta infatti al -0,7% tendenziale, peggiore del +0,1% del Manifatturiero nel complesso, ma perfettamente in linea con il valore medio nazionale dell’artigianato.

 

Fatturato

Il Fatturato perugino nei primi tre mesi del 2014 risulta quasi stabile su base annua: la variazione tendenziale, infatti, si attesta a -0,1%. La performance provinciale risulta più critica di quella nazionale, che assume segno positivo e un valore pari a 1,4%; viceversa appare migliore, se confrontata con il dato del Centro, che si attesta a -0,7% e in linea con il dato regionale, pari a -0,2%.
All’interno del Settore Manifatturiero si registrano variazioni positive soprattutto per le Industrie Meccaniche e i Mezzi di trasporto (2,4%) per quelle Elettriche ed Elettroniche (+2,1%), e per la Carta stampata ed Editoria (+1,4%). Positive anche le industrie alimentari e le altre industrie. Segno negativo per gli altri settori del manifatturiero, soprattutto per il settore moda e per le industrie chimiche, entrambe con una variazione tendenziale del -1,6%.

 

Il comparto perugino dell’Artigianato è ancora in sofferenza rispetto al manifatturiero nel suo complesso. La variazione tendenziale del Fatturato Artigiano si riduce di -0,9%, a fronte del +0,1% del Manifatturiero considerato nel complesso. La flessione del Fatturato Artigiano perugino risulta più marcata di quella registrata a livello nazionale, pari a -0,3%.

 

Dati positivi provengono, invece, dal Fatturato Estero, che cresce di quasi cinque punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, confermando ancora una volta che le difficoltà del manifatturiero sono legate, principalmente, alla contrazione della domanda interna. La variazione tendenziale del I trimestre 2014 è pari a +4,8%, perfettamente in linea con il valore medio nazionale, superiore di poco al valore regionale (+4,6%) e nettamente al di sopra del dato del Centro, che si ferma al +2,8%.

 

Il Fatturato Estero cresce al crescere della dimensione aziendale. Le Imprese con meno di 10 dipendenti segnando una variazione tendenziale del 3,3%. L’incremento è maggiore per le Imprese da 10 a 49 dipendenti, che fanno registrare una variazione tendenziale del fatturato del +4,5%. Ma la crescita più alta si evidenzia per le imprese con oltre 49 dipendenti, per le quali il Fatturato Estero cresce del 5,1%, in linea con la media nazionale (+5,2%).

  

A livello settoriale i migliori risultati si registrano per le Industrie Elettriche ed Elettroniche, il cui Fatturato estero cresce del 9,1% su base annua. Buono l’incremento anche per le Industrie per il trattamento di Minerali non metalliferi (8,4%), che, invece, a livello di fatturato complessivo (estero e non) hanno evidenziato variazioni negative (-1,3%), evidentemente generati dalle difficoltà del fatturato interno. Superiore al 4% anche la variazione del fatturato estero per le industrie alimentari e dei metalli.

 

Stabile il Fatturato Estero del comparto Artigiano. La variazione tendenziale del fatturato artigiano è paria a zero, a fronte del +4,8% del manifatturiero considerato nel complesso. Il dato provinciale risulta essere inferiore anche alla variazione media del fatturato artigiano registrata a livello nazionale, che si attesta a +4%.

 

Ordinativi

Nel I trimestre 2014 gli Ordinativi delle imprese manifatturiere della provincia calano e fanno registrare una variazione del -0,8% su base annua. Il dato tendenziale perugino risulta in linea con il dato regionale, poco al di sopra del valore del Centro, che si attesta a -1%, ma inferiore al valore medio nazionale, che varca lo soglia positiva e si attesta a +1,2%.

 

La variazione tendenziale degli Ordinativi in questo trimestre è caratterizzata dal segno negativo per le classi dimensionali più piccole, mentre le aziende di maggiori dimensioni registrano una crescita. Le imprese da 10 a 49 dipendenti evidenziano il dato peggiore, con una variazione del –2,5%, il triplo rispetto alla variazione complessiva provinciale. Le imprese con meno di 10 dipendenti evidenziano una flessione più contenuta: -0,9% rispetto allo scorso anno. Le imprese più grandi, quelle con oltre 49 dipendenti, registrano un dato positivo, con una variazione tendenziale pari a +0,7%, che tuttavia non è sufficiente a compensare i valori negativi delle imprese più piccole. A livello nazionale le imprese maggiori mostrano una crescita più consistente (+2,6%).

 

A livello settoriale le variazioni tendenziali più negative, nell’ordine del 2%, vengono evidenziati dalle Industrie per il trattamento di Minerali non Metalliferi (-2,2%) e dalle industrie dei metalli (-2%). Positive le variazioni tendenziali degli Ordinativi per le Industrie Elettriche ed Elettroniche (+2,5%), più contenute per le Altre Industrie (+0,8%), per le Industrie della Carta-Stampa-Editoria (+0,5%) e per quelle Alimentari (+0,4%).

 

Il I trimestre 2014 segna per l’Artigianato provinciale una variazione tendenziale degli Ordinativi pari al -1,6%, il doppio di quella registrata dal Manifatturiero nel suo complesso. Gli Ordinativi dell’artigianato perugino fanno registrare una flessione maggiore di quella evidenziata dall’artigianato a livello nazionale.

 

Indicazioni positive provengono dalla Componente Estera degli Ordinativi, che per le imprese perugine del manifatturiero cresce del 2,7% su base tendenziale, anche se a livello nazionale emergono dati migliori (+3,4%).

 

Il segno positivo è determinato dall’andamento di tutte le classi dimensionali. Gli Ordinativi per le imprese più piccole, quelle con meno di 10 dipendenti, crescono del 1,5%; per le imprese da 10 a 49 addetti aumentano del +2,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Ancora meglio fanno le imprese con oltre 49 dipendenti: +3% è la variazione su base annua dei loro ordinativi, superiore al valore medio provinciale.

 

Le Attese

Le Imprese Manifatturiere nel breve periodo si attendono qualche segnale di miglioramento del ciclo economico. Nel I trimestre 2014 il bilancio complessivo tra segnalazioni di crescita e di decremento riesce a raggiungere il segno positivo per la produzione, il fatturato e gli ordinativi. Le imprese che prevedono un incremento della Produzione sono superiori a quelle che si attendono una diminuzione, il saldo si attesta a +11, a fronte del +15 nazionale. Le aspettative relative al II trimestre 2014 segnalano per il Fatturato un saldo che si attesta a +12, inferiore al +15 nazionale. Per gli Ordinativi, il saldo è pari a +12, il doppio del dato nazionale. L’ottimismo prevale nei confronti dell’export. Sono, infatti, ancora più positive le previsioni se si fa riferimento agli Ordinativi Esteri, con un saldo pari a +24, a fronte del +29 nazionale.

  

Commercio

In base ai dati dell’Osservatorio congiunturale del commercio, realizzato dalla Camera di Commercio di Perugia in collaborazione con Unioncamere Nazionale, su un campione di circa 120 aziende, appaiono ancora in contrazione le vendite nella provincia di Perugia nel I trimestre dell’anno, con una flessione del 1,6% su base annua. Il settore più penalizzato è quello al dettaglio non alimentare, ma anche l’alimentare segna variazioni negative. All’opposto si registrano risultati confortanti per la Grande Distribuzione (GDO).

 

Il primo dato del 2014 è ancora preceduto dal segno meno, con una flessione del 1,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. La variazione provinciale risulta, tuttavia, migliore di quella conseguita dalla altre ripartizioni territoriali di riferimento. Dal confronto territoriale emerge, infatti, che la flessione provinciale è meno accentuata di quella del Centro (-5%), della media nazionale, che risulta pari a -3,7%, e del dato regionale (-2%).
Il bilancio in rosso delle vendite provinciali è da ricondurre ai risultati negativi registrati dalle imprese del Commercio al Dettaglio sia di Prodotti non alimentari che di prodotti Alimentari. Il segmento non alimentare, che in questo trimestre appare il più penalizzato dalle decisioni di acquisto dei consumatori, mostra una variazione tendenziale del -3,9%, in linea con il dato regionale e migliore della media nazionale (-4,2%). In flessione anche per il segmento non alimentare, con una variazione tendenziale del -1,6%, meno critica se confrontata con il -2,8% regionale e con il -3,4% nazionale. All’opposto la variazione tendenziale della Grande Distribuzione conferma la sua crescita, attestandosi a +6,4%, poco al di sopra del dato regionale (+6,2%), ma decisamente migliore della media nazionale, che rimane in campo negativo (-1,6%). 

 

Sono positive le previsioni per il prossimo trimestre formulate dalle imprese commerciali della provincia. Le aziende che si attendono un incremento delle vendite nel II trimestre del 2014, risultano superiori a quelle che segnalano una flessione. Il saldo, pertanto, è positivo e si attesta a +21, a fronte del +13 nazionale. Questo saldo complessivo deriva principalmente dal miglioramento delle attese della Grande Distribuzione, che per il prossimo trimestre segna un +85, ancora più positivo se confrontato con il +34 nazionale. Decisamente più contenute le attese nel commercio di prodotti non alimentari e nel commercio di prodotti alimentari, entrambi con un saldo pari a +7, e peggiori di quelle nazionali che registrano rispettivamente saldi pari a +11 e a +9.

 

Incoraggianti anche le aspettative relative ad un arco di tempo più esteso. Il 15% delle imprese intervistate prevede che entro un anno il mercato registrerà uno sviluppo, l’80% delle imprese segnala, per le previsioni ad un anno, vendite stazionarie, infine le restanti imprese si aspettano una contrazione dell’attività (3%) o addirittura il ritiro dal mercato. Più favorevoli le attese per la Grande Distribuzione, con il 78% delle imprese che prevede un mercato in espansione.

 

Scarica il comunicato stampa completo di tabelle
 

Allegati

Voci collegatecongiuntura, indagini congiunturali

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