Sono in 45, studenti di 9 Istituti Superiori della provincia di Perugia, in campo per il terzo JOBDAY della Camera di Commercio di Perugia. Per un giorno lasciano l’aula e sotto la guida dei loro mentor, si trasfomano in autentica “risorsa umana”, calandosi in prima persona nei cicli produttivi di imprese manifatturiere, laboratori artigiani, uffici pubblici, studi professionali. Nei giorni del JOBDAY il lavoro incontra i protagonisti del domani, i giovani che appena terminati gli studi porteranno il proprio know how al servizio delle forze produttive.

 

Un lavoro che ha tanti volti: Federica vuol fare l’investigatrice e il suo JOB DAY lo vivrà all’interno di una vera Agenzia di investigazione: Beatrice vuole impegnarsi nel sociale e la sua esperienza si è svolta all’interno di una Cooperativa di assistenza; Christian e Matteo pensano alle fonti energetiche alternative, mentre Lorenzo ha fatto il suo ingresso in una azienda del settore aerospaziale, dove si è confrontato al mattino con la progettazione e al pomeriggio nella produzione.

 

Sono queste le storie del JOBDAY 2014, aperto ai ragazzi delle classi 3°, 4° e 5° di 9 istituti superiori del perugino aderenti al progetto “Scuola elevata al lavoro”, promosso dalla Camera di Commercio di Perugia con il sostegno di Unioncamere nazionale, che si stanno svolgendo in questi giorni e si protrarranno fino alla metà di novembre.

 

 

 

Per l’edizione di quest’anno, la Camera di Commercio di Perugia ha attivato una collaborazione con la Fondazione ITS Umbria, al fine di privilegiare la cultura tecnico-scientifica, collaborazione che ha portato al coinvolgimento di ben nove istituti dislocati su tutta la provincia:

 

 

 

 

IIS "MARCO POLO" di Assisi

 

 

 

 

 

 

Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia: “L’idea nasce dal fatto che molti ragazzi delle scuole superiori sognano di fare mestieri come l’imprenditore o l’avvocato, ma non hanno un’idea chiara di cosa significhi realmente intraprendere queste professioni. Il progetto “Scuola elevata al lavoro” di Unioncamere offre loro la possibilità di toccare con mano il mondo professionale e mette in condizione gli studenti di prendere decisioni più consapevoli per il futuro”. “Sono particolarmente soddisfatto anche della risposta convinta venuta dalle imprese e dai professionisti, che i nostri uffici sono riusciti a coinvolgere: i numeri testimoniano un grado di partecipazione e di “responsabilità sociale” da parte del nostro sistema economico che, proprio in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, fa ben sperare e lancia un importante segnale di solidarietà e di patto forte fra generazioni”.