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17-12-2014

Excelsior 2014: Provincia di Perugia, IV trimestre - Previsioni

 

 

 

Le opportunità di lavoro in provincia di Perugia previste nel 4° trimestre 2014

Nell’ultimo trimestre del 2014 (ottobre – dicembre) in provincia di Perugia è prevista una nuova variazione negativa dell'occupazione.

Il saldo occupazionale risulterà pari a -1.580 unità, sintesi tra 1.750 "entrate" di lavoratori, sia subordinati sia autonomi e 3.330 "uscite", dovute a scadenza di contratti, licenziamenti, pensionamento o altri motivi.

Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia: “Un nuovo arretramento dell’occupazione: in provincia di Perugia negli ultimi 3 mesi dell’anno a fronte di ogni posto di lavoro creato se ne perderanno quasi 2.

Al contrario, registriamo un aumento dei nuovi contratti (+ 9%) rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Una variazione positiva risultato di una diminuzione del 5% delle assunzioni dirette effettuate dalle imprese e di un aumento del 53% dei contratti atipici. In termini assoluti, in questo trimestre, le assunzioni effettuate dalle imprese saranno pari a 1.150 unità (66% dei contratti totali), mentre i contratti atipici dovrebbero attestarsi a 600 unità (34%)”.

Questi alcuni dei risultati del Sistema informativo per l’Occupazione e la Formazione ”Excelsior”, che ricostruisce annualmente e trimestralmente il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese, presentato stamane alla Camera di Commercio di Perugia dal Presidente dell’Ente Giorgio Mencaroni.

 
 
 
Così come accade nel complesso del Paese, tra ottobre e dicembre 2014, in provincia di Perugia è prevista una variazione negativa dell'occupazione. Il "saldo" occupazionale atteso nella provincia di Perugia è infatti pari a circa -1.580 unità, peraltro in miglioramento rispetto alle -2.500 di un anno prima.
Il saldo di -1.580 unità, atteso per questo trimestre, è la sintesi tra 1.750 "entrate" di lavoratori, sia subordinati sia autonomi, e 3.330 "uscite" dovute a scadenza di contratti, licenziamenti, pensionamento o altri motivi.
Guardando alle diverse modalità contrattuali, il saldo occupazionale dovrebbe attestarsi attorno a -1.890 unità per le assunzioni dirette programmate dalle imprese, a +230 unità per le collaborazioni a progetto e a +90 unità per le collaborazioni occasionali e gli incarichi a professionisti con partita IVA1.
Complessivamente per l’Umbria, Excelsior ’14 indica una variazione occupazionale che dovrebbe attestarsi di poco sotto a -2.000 unità, confermando, comunque, il miglioramento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (quando era stata pari a oltre -2.600 unità).
Se si analizzano esclusivamente le assunzioni di lavoratori dipendenti (pari 1.150, il 66% della domanda di lavoro espressa dalle imprese che operano in provincia), anche in questo trimestre si conferma una netta prevalenza dei contratti a termine: 830 assunzioni, vale a dire il 72% delle assunzioni previste di lavoratori dipendenti, saranno infatti effettuate con un contratto a tempo determinato.
Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia: “Un nuovo arretramento dell’occupazione: in provincia di Perugia negli ultimi 3 mesi dell’anno a fronte di ogni posto di lavoro creato se ne perderanno quasi 2. Al contrario, registriamo un aumento dei nuovi contratti (+ 9%) rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Una variazione positiva risultato di una diminuzione del 5% delle assunzioni dirette effettuate dalle imprese e di un aumento del 53% dei contratti atipici. In termini assoluti, in questo trimestre, le assunzioni effettuate dalle imprese saranno pari a 1.150 unità (66% dei contratti totali), mentre i contratti atipici dovrebbero attestarsi a 600 unità (34%)”.
Più in dettaglio, queste assunzioni saranno finalizzate soprattutto a realizzare attività stagionali, raggiungendo in questo caso le 310 unità, pari al 27% del totale provinciale. A queste si aggiungeranno poi 200 assunzioni per far fronte a picchi di attività (18%), 220 per valutare i candidati in vista di una possibile assunzione stabile (19%) e altre 90 per sostituire lavoratori temporaneamente assenti dall'azienda (8%). Le assunzioni "stabili" (cioè quelle a tempo indeterminato o con un contratto di apprendistato) saranno a loro volta pari a 300 unità, vale a dire il 26% del totale. In particolare, i contratti di apprendistato potranno interessare circa un terzo dei giovani di cui si prevede l'assunzione.
 
 
 
 
 
 
 
 
La maggior parte delle assunzioni dovrebbero essere effettuate da imprese operanti nei servizi. Queste dovrebbero concentrare il 72% delle 1.150 assunzioni programmate a Perugia nel 4° trimestre, 5 punti in meno rispetto al trimestre precedente. Aumenta quindi il peso dell'industria (costruzioni comprese), che nel periodo in esame raggiungerà il 28% del totale.
Tra i comparti dei servizi, prevale il commercio, che risente della stagionalità positiva legata alle feste di fine anno, con 320 assunzioni, pari al 28% del totale provinciale. Seguono le attività del turismo e della ristorazione, con 240 assunzioni (21%) e quelle degli "altri servizi" (140 unità, 12%). Nell'industria, il comparto che concentrerà una parte significativa delle assunzioni è quello delle "altre industrie" (130 unità, l'11% del totale).
Nel 4° trimestre dell'anno un'esperienza lavorativa specifica sarà richiesta al 64% degli assunti in provincia di Perugia, percentuale inferiore alla provincia di Terni, ma superiore a quella nazionale (62%). In particolare, al 22% dei candidati sarà richiesta un'esperienza nella professione da esercitare e al 42% un'esperienza almeno nel settore dell'impresa. L'esperienza è un requisito segnalato più spesso nell'industria rispetto ai servizi (66% delle assunzioni contro 63%). Considerando i singoli comparti, la richiesta di esperienza specifica sarà più frequente nelle costruzioni (80% delle assunzioni), nell'industria metalmeccanica ed elettronica (75%) e nel turismo-ristorazione (74%). Al contrario, servizi alle persone, "altre industrie" e "altri servizi" sono i settori più disponibili a inserire persone senza esperienza.
Rispetto allo scorso trimestre, diminuiscono leggermente le difficoltà attese dalle imprese provinciali nel reperire i profili di cui necessitano. La quota di assunzioni difficili da reperire passa infatti dal 9 all'8%. Nella provincia, le difficoltà di reperimento sono attribuite più spesso all'inadeguatezza della preparazione dei candidati (5%) che non a una scarsa presenza delle figure ricercate (3%). Fra i diversi settori, le quote di assunzioni difficili da reperire sono comprese fra un minimo del 3% nelle costruzioni e nel turismo-ristorazione e un massimo del 24% nell'industria tessile e dell'abbigliamento.
Nel 4° trimestre 2014, la quota di assunzioni rivolte ai giovani con meno di 30 anni dovrebbe attestarsi attorno al 27% del totale, 6 punti in più rispetto al trimestre precedente. Considerando però le assunzioni per cui l'età non è ritenuta un requisito importante e ripartendole proporzionalmente fra le due classi di età (meno di 30 anni e più di 30 anni), si stima che le opportunità per i giovani potranno raggiungere il 58% delle assunzioni totali (contro il 39% del trimestre precedente).
Per quanto riguarda il genere, tenendo conto delle assunzioni per cui le imprese considerano uomini e donne ugualmente adatti a esercitare la professione e ripartendole in proporzione a quanto espressamente dichiarato, le "opportunità" per le donne in provincia di Perugia risultano pari al 48% del totale (erano il 54% nel trimestre precedente).
Nell'ultimo trimestre dell'anno le imprese della provincia di Perugia hanno programmato di assumere circa 150 lavoratori di alto profilo, cioè dirigenti, specialisti e tecnici, per una quota pari al 13% delle assunzioni totali programmate nella provincia. Questa percentuale risulta inferiore a quella nazionale, pari al 16%.
Il gruppo professionale più numeroso è quello delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, con 440 assunzioni (38% del totale), seguito dalle figure impiegatizie e da quelle operaie (230 unità e 20% per entrambi i raggruppamenti). Saranno infine circa un centinaio le assunzioni di figure generiche e non qualificate (9% del totale).
Guardando, più in dettaglio, alle singole figure professionali, si rileva che le cinque professioni più richieste concentrano il 56% delle assunzioni totali previste in provincia di Perugia. Al primo posto figurano i commessi e il personale di vendita, con 210 assunzioni previste (che nella quasi totalità dei casi saranno "a termine"). Per queste professioni le imprese della provincia segnalano problemi di reperimento superiori alla media di tutte le professioni (12% delle assunzioni contro 8%) e in due terzi dei casi richiedono una precedente esperienza lavorativa nel settore o nella professione. Le difficoltà di reperimento sono superiori alla media anche per il personale di segreteria e servizi generali (per i quali interessano il 15% delle figure richieste) e per gli operai metalmeccanici ed elettromeccanici, per i quali le imprese della provincia segnalano problemi nella ricerca delle figure di cui hanno bisogno nel 9% dei casi. Per le professioni tipiche del turismo e della ristorazione, vale a dire cuochi, camerieri, baristi e professioni simili, la richiesta di esperienza lavorativa specifica sarà piuttosto frequente, interessando circa l'80% dei candidati. Anche quando assumono addetti alla gestione dei magazzini e spedizionieri le imprese provinciali sembrano orientate (nel 64% dei casi) verso candidati in possesso di esperienza specifica. Nonostante ciò non prevedono particolari problemi nel reperire queste figure.

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