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06-11-2006

In Giappone e Corea del Sud le punte di diamante dell'agroalimentare umbro

 

Straordinario successo della missione della Camera di Commercio di Perugia che ha portato in Giappone e Corea del Sud le punte di diamante dell’agroalimentare umbro, l’olio extravergine di oliva, il vino e altri prodotti tipici.
In primo piano vincitori e finalisti dell’ultima edizione dell’Ercole Olivario.
Importatori food, buyers, gastronomi, giornalisti coreani e giapponesi hanno partecipato a seminari, workshop, incontri d’affari. Grande interesse dei media, televisione e carta stampata. L’Ercole Olivario sulle prime pagine di quotidiani a tiratura nazionale.
Hanno partecipato imprese umbre, toscane, laziali e pugliesi.

 

L’Ercole Olivario, il premio nazionale più prestigioso per l’olio extravergine di oliva di qualità italiano, che da quattordici anni si tiene in Umbria, ha portato il proprio marchio e gli oli vincitori del 2006 in Corea del Sud e in Giappone. La missione, inserita nell’ambito dell’Intesa operativa nazionale ICE/Unioncamere 2005, è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Perugia che si avvalsa della collaborazione del Centro Estero dell’Umbria e di Promofirenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze. Coinvolti nel progetto Unioncamere Lazio, Camera di Commercio di Siena e l’Azienda Speciale per la Promozione della Camera di Commercio di Bari.
I risultati ottenuti dalla missione sono andati oltre le previsioni, sia in Corea che in Giappone. Sul piano commerciale importatori e buyers dei due paesi hanno manifestato un forte interesse per prodotti di eccellenza che possono trovare una propria collocazione su mercati maturi come quelli coreano e giapponese, con consumatori attenti alla qualità e dotati di buone capacità di spesa. Per di più nei due paesi, si è sviluppata negli ultimi anni una attenzione particolare verso gli aspetti salutistici dell’alimentazione e questo non può che favorire la diffusione di prodotti di spiccata naturalità e genuinità come l’olio di oliva e il vino italiani.
Alla missione hanno partecipato i vincitori e alcuni finalisti dell’Ercole Olivario 2006 e altre aziende del settore agroalimentare delle regioni Umbria, Toscana, Lazio e Puglia. A Seoul e Tokio erano presenti oltre 30 aziende, di cui 7 umbre ( 2 cantine: Tudernum e Goretti, 3 aziende produttrici di olio: Ranchino, Mulino & Frantoio del Trasimeno e Aprol, 1 pasticceria: Muzzi e un’azienda di tartufi: Tartufi Fortunati.
Il progetto, articolato in più fasi, ha avuto avvio nella scorsa primavera con la visita di una delegazione di giornalisti giapponesi e coreani nelle regioni interessate all’iniziativa e con la successiva presenza della delegazione alle giornate finali del concorso Ercole Olivario 2006 tenute a Spoleto.
“I mercati coreano e giapponese rappresentano una grande opportunità commerciale per le nostre imprese”, ha detto Alviero Moretti, presidente della Camera di Commercio di Perugia e del comitato organizzatore dell’Ercole Olivario. “Questa missione ha rappresentato un passo importantissimo verso la diffusione dei prodotti di qualità dell’agroalimentare italiano su mercati interessanti come quelli dell’estremo oriente. Alla parte commerciale della missione abbiamo voluto affiancarne un'altra rivolta più mirata sulla conoscenza della nostra cultura alimentare, così da favorire la percezione dei valori dell’eccellenza con i suoi richiami alla qualità, al territorio, alla storia e all’origine del prodotto targato made in Italy”.
Anche per questo motivo, il programma della missione ha proposto non solo seminari, workshop, incontri di affari con gli importatori, ma anche assaggi e degustazioni sia di vino che di olio extravergine.
Giuseppe Pezzulo, direttore dell’Ufficio Ice di Seoul, facendo un bilancio dell’iniziativa ha parlato di successo pieno e oltre le aspettative. “In Corea del Sud – ha detto - il reddito pro capite sta raggiungendo la soglia dei 20.000,00 € e il trend è previsto in aumento per i prossimi dieci anni, quando la Corea diventerà uno dei paesi del mondo con il più alto livello di benessere”.
Altrettanto positiva è stata la risposta degli operatori giapponesi. Il Direttore dell’Ufficio Ice di Tokio, Dott. Balmas, ha confermato che raramente era stato riservato tanto interesse nei confronti di missioni commerciali straniere. Molto hanno influito i reportages dei giornalisti nipponici intervenuti all’Ercole Olivario 2006, che hanno suscitato notevole curiosità sia tra gli operatori che i consumatori, per prodotti di eccellenza e dal forte contenuto qualitativo. Basta ricordare che agli incontri di affari con i nostri imprenditori hanno partecipato oltre 300 operatori giapponesi, di cui 100 importatori del settore Food.
Il lancio della missione della Camera di Commercio di Perugia ha interessato anche i media più importanti: nei giorni della manifestazione su quotidiani e riviste specializzate, sia coreani che giapponesi, sono apparsi articoli e inserzioni promozionali sull’Ercole Olivario, sui prodotti agroalimentari italiani e sulla cultura alimentare del nostro paese.


 

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