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14-03-2006

Presentati alla Camera di Commercio di Perugia i risultati dell'Osservatorio Congiunturale sul Settore Manifatturiero

 

Presentati alla Camera di Commercio di Perugia i risultati dell’Osservatorio Congiunturale sul Settore Manifatturiero della provincia relativi al 4° e ultimo Trimestre del 2005.
L’indagine condotta su un campione di piccole e medie imprese manifatturiere da 1 a 500 dipendenti operanti in provincia di Perugia riporta l’andamento della Produzione, del Fatturato e degli Ordinativi.
Tutti e tre i dati rilevati sono in flessione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente: Produzione – 1,8%, Fatturato – 0,6%, Ordinativi – 2,2%.
Per quanto si riferisce alla Produzione il dato della Provincia di Perugia (- 1,8%) risulta più accentuato sia rispetto a quello delle altre regioni del Centro Italia (- 1,1%) che a quello nazionale (- 0,6%).
Il Fatturato del Manifatturiero, al contrario, mostra nell’ultimo trimestre del 2005 risultati meno negativi: la contrazione è dello 0,6% su base annua, ma in lieve ripresa rispetto al – 0,8% del terzo trimestre del 2005. Nel confronto territoriale la provincia di Perugia arretra meno delle altre regioni del Centro Italia (- 1,3%), ma resta al di sotto della media nazionale (-0,4%).
In sofferenza i portafogli ordini delle imprese. Per gli Ordinativi si registra il dato più critico del IV° trimestre 2005: la contrazione è del – 2,2%. Migliori i risultati nelle regioni centrali (- 1,6%) e soprattutto a livello nazionale con una media pari a – 0,6%.
A livello settoriale i segnali più positivi provengono dall’industria del mobile e del legno (+4,2% della produzione, +3,1% del fatturato e +3,4% degli ordinativi) e dal trattamento dei metalli e minerali metalliferi (+2,4% della produzione, +2,7% del fatturato e +1,0% degli ordinativi). Segnali critici provengono ancora dal settore moda con riduzioni del -4,8% nella produzione, del -5,1% nel fatturato e del –5,4% negli ordinativi. In difficoltà anche il settore alimentare e delle bevande (-4,3% della produzione, -2,8% del fatturato e –2,0% degli ordinativi). Riduzioni accentuate si registrano nelle industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto, con un -8,5% nella produzione e un –8,1% negli ordinativi. Consistente anche la riduzione degli ordinativi nell’industria delle macchine elettriche ed elettroniche, con un –7,9%.
Stabile il tasso di utilizzo degli impianti delle imprese perugine, pari al 72,3%, rispetto al 72%
precedente. Il dato provinciale risulta comunque inferiore a quello del Centro (75%) e al valore
nazionale (75,2%).
“Avevamo sperato in una chiusura di anno più positiva – ha dichiarato Alviero Moretti, presidente della Camera di Commercio di Perugia - ma evidentemente i flebili segnali di ripresa che comunque esistono, non sono ancora in grado di assicurare una forte inversione di tendenza. Di positivo c’è da registrare la previsione per il primo trimestre del 2006, in cui registriamo saldi attivi per produzione, fatturato e ordinativi”.
Emergono, infatti, segnali di ottimismo dalle previsioni per il I trimestre 2006 delle imprese perugine del complesso manifatturiero. Sono positivi i saldi tra le attese di incremento e di riduzione dei principali indicatori economici. L’indagine della Camera di Commercio registra un +19 come saldo relativo alle previsioni sulla produzione, + 14 quello per il fatturato e a +15 per gli ordinativi interni. Più contenuto il saldo relativo agli ordinativi esteri (+9).
Criticità più accentuate rispetto al manifatturiero nel suo complesso nei comparti dell’Artigianato, che conferma nel IV° trimestre 2005 le difficoltà incontrate nel corso di tutto l’anno.
La produzione artigiana si riduce del –3,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, a fronte del –1,8% del manifatturiero. Dai confronti territoriali le difficoltà delle imprese perugine, rispecchiano quelle registrate a livello nazionale (–1,8%) e di ripartizione territoriale (–1,6%). Il fatturato dell’artigianato si riduce del –2,1%, a fronte di una riduzione complessiva del manifatturiero del – 0,6%. L’andamento provinciale risulta più negativo di quello nazionale (-1,7%), e di quello di ripartizione territoriale (-1,6%). Gli ordinativi infine si riducono del -3,2%, a fronte di un decremento del manifatturiero del –2,2%. La flessione provinciale è maggiore di quella nazionale (– 1,7%) e di ripartizione territoriale (–2%).
Nel comparto artigiano, a livello provinciale, risultano meno utilizzati gli impianti (70,3%) rispetto al manifatturiero considerato complessivamente (72,3%).
Anche per l’artigianato, così come per il manifatturiero nel suo complesso, risultano positive le aspettative relative al I trimestre 2006, ma con una dinamica più contenuta e riflessiva.
Il saldo tra le imprese artigiane che prevedono aumenti e quelle che attendono diminuzioni ammonta, rispettivamente, a +12 per la produzione e a + 8 per il fatturato. Nei confronti territoriali i saldi previsti per la provincia di Perugia sono più incoraggianti di quelli attesi a livello nazionale e di ripartizione geografica. Positive anche le previsioni sugli ordinativi interni ed esteri: i saldi previsti per l’artigianato sono pari rispettivamente a +8 e a +6.

 

 

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