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27-02-2006

Alla Camera di Commercio di Perugia edizione 2006 - è la 54esima - della Premiazione del Lavoro e dell'Impresa

 

Per la Camera di Commercio di Perugia è questo uno dei momenti più significativi della propria attività e un appuntamento attesissimo dall’intera comunità economica e sociale della provincia. Dal 1952 la Premiazione del Lavoro e dell’Impresa intende segnalare alla pubblica opinione quei cittadini che nella loro lunga esperienza lavorativa hanno dimostrato doti di dedizione e spiccata professionalità. Il riconoscimento riservato alle imprese esalta le capacità imprenditoriali dimostrate nei diversi settori produttivi che hanno portato alla crescita di una impresa e contribuito a quella dell’intero territorio in cui si opera.
Nelle 54 edizioni della manifestazione sono stati premiati 2.288 tra lavoratori dipendenti e imprenditori di tutti i comparti produttivi, nonché tanti benemeriti che si sono impegnati nel raggiungimento di sempre più alti obiettivi di progresso economico e sociale.
Con l’edizione 2006 entrano nell’Albo d’Oro altri 17 lavoratori dipendenti (7 di Perugia, 2 di Nocera Umbra, 1 di Foligno, 4 di Città di Castello, 1 di Piegaro, 2 di Umbertine) e 54 imprenditori dei settori del commercio, dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura. I Premi Speciali per il 2006 sono andati a Edgardo Abbozzo, grande artista perugino scomparso prematuramente nel luglio del 2004, Mario Arcangeli fondatore della Mastro Raphael di Spoleto e Franco Rampini della omonima impresa di Passignano sul Trasimeno (tutte le motivazioni nell’Albo d’Oro in cartella stampa).
Le autorità intervenute:

 

  • Maria Rita Lorenzetti Presidente della Regione dell’Umbria;
  • Renato Locchi Sindaco di Perugia;
  • Francesco Bistoni Rettore dell’Universita degli Studi di Perugia;
  • Stefania Giannini Rettore dell’Università per Stranieri;


Ha presenziato il prefetto di Perugia Gianlorenzo Fiore.

La cerimonia di premiazione è stata preceduta dalla relazione del Presidente della Camera di Commercio di Perugia Alviero Moretti sull’attività e i programmi per il 2006 dell’ente camerale (in cartella stampa copia integrale della relazione).
Sulla congiuntura economica Moretti ha parlato del permanere di aree di disagio, ma di un sistema economico provinciale sano e in grado di cogliere le opportunità offerte da una ripresa di cui qualche segnale comincia ad avvertirsi. “Il nostro sistema economico – ha detto Moretti – sta resistendo bene ad una crisi ancora non superata. E’ questo un risultato straordinario frutto dell’ intenso impegno e delle grandi capacità dei diversi protagonisti che lo hanno reso possibile: imprenditori, lavoratori, istituzioni. Ai nostri imprenditori va dato atto di aver dimostrato di saper stare sul mercato, resistendo e adattandosi alle difficoltà ed ai mutamenti, pronti a sfruttare tutte le opportunità di crescita che si sono loro presentate. Ai lavoratori va il merito di aver contribuito ai risultati delle imprese con dedizione e capacità, mantenendo un virtuoso sistema di relazioni che ha evitato asprezze e inutili conflitti. Alle Istituzioni deve essere riconosciuta una accresciuta consapevolezza e capacità di comprensione dei problemi delle imprese e la messa in atto di strumenti di sostegno tarati sulle esigenze reali dell’intero tessuto imprenditoriale. E tra le tante Istituzioni che in questi anni sono state vicine alle imprese va ricompresa la Camera di Commercio, un ente che ha trovato per la prima volta un suo riconoscimento formale e sostanziale prima nello Statuto Regionale, poi anche nella recente riforma della Carta Costituzionale”.
Tra i temi proposti dalla relazione di Alviero Moretti, quello, giudicato di fondamentale importanza, della responsabilità sociale dell’impresa.
“L’impresa – ha detto - è un membro della comunità e come tale è tenuta ad agire: in questo senso, come ogni altro soggetto sociale, l’impresa agisce responsabilmente nella misura in cui riconosce l’esistenza di un contratto sociale, in forza del quale ognuna delle parti si impegna a rispettare una insieme di doveri e parallelamente a vantare una serie di diritti, nell’ambito di una più generale idea di cittadinanza. Accettare questa impostazione richiede alle imprese, troppo spesso rinchiuse in se stesse, un grande sforzo di apertura e di confronto con la realtà economica e sociale che le circonda. Investire in reputazione, rispettare un codice etico d’impresa, rendersi disponibili a contribuire al benessere della comunità si traduce oggi in un fattore di competitività per l’impresa e per il territorio in cui essa opera”. Questo – secondo Alviero Moretti – è uno dei primi compiti cui oggi siamo tutti chiamati a corrispondere, a cominciare dalle Associazioni d’impresa, tramite in particolare la Camera di Commercio, loro espressione istituzionale e quindi strumento privilegiato attraverso il quale confrontarsi con il mondo rappresentato dalla Regione e dalle Autonomie Locali.
“Altro compito – ha detto ancora il presidente della Camera di Commercio - è quello di immaginare e progettare il nostro futuro; non solo quello immediato, legato alla quotidianità, in cui abbiamo visto che le nostre imprese sanno cavarsela egregiamente, quanto quello di medio periodo che prefigura scenari ai quali siamo chiamati a dare contorni sempre più definiti. E’ un compito che è gia stato avviato al tavolo del Patto per lo Sviluppo dell’Umbria per la definizione del Documento strategico a valere per il prossimo settennio e intorno al quale, sotto la guida della Presidente Lorenzetti, siamo tutti impegnati a ricercare un nuovo modello di riferimento ed il massimo consenso. Il Comune di Perugia, per parte sua ha messo a punto, dopo una lunga fase di partecipazione, il proprio piano strategico a valere per i prossimi dieci anni. La Camera di Commercio si muove da tempo in questa direzione”.
Moretti si è soffermato anche sui rischi che una globalizzazione senza regole può riservare al nostro sistema economico locale.
“La scelta vincente – ha affermato – è puntare su una “economia della conoscenza”, intesa non solamente come capacità di innovare e di creare strumenti efficienti di diffusione dell’innovazione, ma come sistema in grado di elevare complessivamente e continuativamente il livello di conoscenza del nostro sistema economico, attraverso la partecipazione attiva e continuativa di tutti suoi protagonisti: Scuola, Università e Imprese. Si tratta in buona sostanza di decidere di investire massicciamente sulla principale materia prima di cui disponiamo, quella che, oramai in maniera un po’ abusata ma comunque efficace, viene chiamata capitale umano”.
Economia della conoscenza, dunque, che deve innervare di se la scelta di un modello di sviluppo sostenibile, sia a livello locale che globale. Che non significa soltanto intraprendere la strada, pur necessaria, delle energie rinnovabili, della riduzione dell’inquinamento e della salvaguardia ambientale. “Ciò a cui dobbiamo puntare – ha affermato Moretti - è uno sviluppo sostenibile che si regga e si alimenti con attività economiche nuove, o con attività antiche rivisitate, ma in ogni caso funzionali e necessarie alla realizzazione del modello stesso, ma anche conseguenti ad esso”.
Nel presentare le linee programmatiche che ispireranno l’azione della Camera di Commercio di Perugia, Alviero Moretti ha ricordato la scelta degli indirizzi legati alla alta formazione, all’innovazione e alla ricerca, una delle sfide principali per il nostro sistema economico. Da qui la necessità di rendere sempre più forte il rapporto tra il sistema delle imprese con l’Università degli Studi, affinché questa possa più compiutamente continuare a svolgere una funzione di trasmissione della conoscenza al servizio del sistema economico.
“Siamo già intervenuti a sostegno della creazione di canali di contatto tra l’Università ed il sistema locale delle imprese, ha concluso Moretti - in particolare predisponendo e finanziando, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, un Bando per la diffusione dell’innovazione nel sistema produttivo locale. Bando che ha avuto un successo straordinario facendo emergere 39 progetti e richieste di intervento, per un totale di quasi 1milione e 800mila euro; un successo che ci ha costretto a rifinanziare l’iniziativa per dare risposta a tutte le domande presentate”. (Testo integrale della relazione in cartella stampa).
Le autorità intervenuto hanno quindi proceduto alla consegna dei premi alle 54 imprese della provincia che hanno saputo svilupparsi ed affermarsi anche oltre l’ambito locale e a 17 lavoratori dipendenti con almeno 30 anni di servizio, di cui almeno 25 trascorsi alle dipendenze di una stessa azienda.
Tre i Premi Speciali assegnati quest’anno, pubblico riconoscimento a tutte le componenti che in Italia e all’Estero si sono impegnate per il raggiungimento di sempre più alti obiettivi di progresso economico e civile. All’artista perugino Edgardo Abbozzo, scomparso nel 2004 “in ricordo di un’artista grande e indimenticabile, scultore, pittore, orafo e poeta, esperto nelle tecniche ceramiche, docente generoso. Punta di diamante dell’arte umbra del Novecento soprattutto per la perizia tecnica, inarrivabile, per le invenzioni e gli estri, per la ricerca del mistero e dell’esoterico, per il gusto e l’eleganza del suo dettato grafico e cromatico.
A Mario Arcangeli, fondatore della Mastro Raphael di Spoleto, una azienda che da piccolo laboratorio sartoriale ha saputo imporsi sui mercati nazionali e internazionali, raggiungendo livelli di assoluta eccellenza.
Altro Premio Speciale a Franco Rampini, che insieme ai fratelli Stefano e Sergio, alla sorella Cristina, al cognato e alla madre, guida la “Rampini Carlo SpA” che rappresenta uno degli esempi più significativi di impresa familiare di successo. (le motivazioni in cartella stampa).

Interventi Autorità

Renato Locchi, Sindaco di Perugina
Ammirazione e ringraziamento per quanto hanno fatto i lavoratori, le imprese e i benemeriti che oggi vengono premiati. Il comune di Perugina, come ricordato nella relazione del Presidente Moretti ha realizzato sistemi di miglioramento dei servizi al cittadino e alle imprese. Occorre ragionare in termine di prospettiva ed il comune di Perugia questo sta facendo avendo preposto un piano strategico di interventi a valere da qui a dieci anni. Il sindaco ringrazia la Camera di commercio per l’avvio del progetto per il recupero della Ex Borsa Merci di via Mazzini, che diventerà un fiore all’occhiello della città finalizzato allo sviluppo del sistema economico locale.

Loris Nadotti, docente Università degli Studi in rappresentanza del Rettore Francesco Bistoni.
L’Università intende proporsi – e molti progetti già avviati vanno in questa direzione – com e un ponte verso il mondo dell’impresa. L’economia della conoscenza è un valore da cui non possiamo prescindere se vogliamo rispondere alle sfide competitive su scala mondiale. I progetti di Spin Off che sono in essere rappresentano un concreto trasferimento di ricerca e innovazione al tessuto delle imprese. Occorre però che la ricerca possa contare su risorse più adeguate visto che oggi a livello nazionale siamo a circa l’1% del totale dei fondi disponibili, di cui il 60% fornito dallo stato e il 40% dai privati.

Stefania Giannini rettore Università per Stranieri di Perugia
Il ruolo dell’ateneo di Palazzo Gallenga nella diffusione nel mondo della lingua e della cultura italiana è essenziale anche nella prospettiva di una maggiore capacità di internazionalizzazione e integrazione con gli altri paesi del mondo. Occorre comunque non solo favorire questo processo, ma incentivare la mobilità dei nostri studenti italiani, incrementando le loro conoscenze linguistiche ancora oggi molto scarse.

Maria Rita Lorenzetti Presidente Regione dell’Umbria

Le esperienze di lavoro e imprenditoriali dei premiati significano che ce la possiamo fare, sia a livello locale che nazionale. Lavorando insieme con una capacità di fare sistema e unire conoscenze, capacità e risorse. Ma serve qualcosa di più. Non basta attendere che la congiuntura economica sfavorevole in atto da cinque anni, finisca, ma dobbiamo predisporci, capire e gestire cambiamenti epocali. Peraltro non si può pretendere che imprenditori e lavoratori che come quelli che oggi premiamo investino e rischino, quando i modelli che vengono proposti vanno in tutt’altra direzione. La Regione cerca di affrontare tali cambiamenti con pragmatismo facendo attenzione ad una gestione attenta ed oculata delle risorse. Domani a Roma la Regione dell’Umbria firmerà l’accordo di programma del distretto tecnologico dell’Umbria e ci presentiamo avendo raccolto le risorse sufficienti, 25 milioni di euro che sosterranno concretamente l’intero programma. Occorre selezionare gli obiettivi e su di essi concentrare, attraverso una azione concertata, ogni risorsa disponibile.
 

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