09-05-2005

In breve: 3^ Giornata dell'economia, l'economia reale dal punto di osservazione delle Camere di Commercio

A Perugia il Presidente della Camera di Commercio Alviero Moretti ha presentato il rapporto economico 2005.
Intervenuto il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Carlo Colaiacovo. L’analisi tecnica del Rapporto è stata curata dal prof. Pier Luigi Grasselli, della Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Perugia.
Un’economia in trasformazione che si adatta alle esigenze dei mercati globali. E’ questo il ritratto dell’ economia provinciale che emerge dal rapporto presentato oggi dalla Camera di Commercio.
Moretti: ” L’ampliamento continuo del nostro tessuto produttivo (come risulta dai dati del Registro Imprese) e l’occupazione che ancora tiene, sono indubbi segnali della vitalità del sistema economico. Ma, se letti alla luce della più lunga e difficile congiuntura sfavorevole che imperversa oramai da quattro anni, questi dati sono anche la conferma del fatto che nella nostra realtà sono in atto fenomeni di ristrutturazione, che portano l’economia a ri-generarsi, con ritmi rapidi e in forme flessibili, intorno ad un tessuto diffuso di medie e piccole imprese. Il nostro sistema imprenditoriale dimostra di saper resistere alla crisi e si prepara a cogliere tutte le opportunità che la ripresa offrirà; la carta da giocare è quella del “sentirsi parte” di un sistema, nel quale ognuno – e non solo i soggetti economici ma anche le istituzioni – svolge il proprio ruolo in coerenza con un obiettivo comune e condiviso: realizzare un modello di sviluppo che superi i limiti della frammentazione e del “particolarismo”.
Le modificazioni dell’economia locale, in linea con tendenze analoghe al livello sia del Centro Italia che dell’Italia, appaiono orientate verso una “terziarizzazione” del tessuto economico. Nel periodo 1998-2004, le imprese registrate in Provincia di Perugia passano da 65.110 a 71.005, con un aumento del 9,054 %. In termini di incidenza sul totale delle imprese registrate, si riduce nel periodo considerato quella dell’Agricoltura e del Manifatturiero, in particolare del comparto Moda, Legno e Mobili in legno, mentre aumenta, se pur lievemente, l’incidenza dell’Alimentare e di alcune divisioni della Metalmeccanica. Aumenta inoltre quella delle imprese di Costruzioni e di alcune divisioni del Terziario. Rafforzamento dell’incidenza delle Società di capitale, che nel periodo 1998-2004, mostrano un incremento forte (+44,69%) e continuo che le porta dal 10,64% al 14,12% del totale. Cresce l’articolazione e la differenziazione della platea imprenditoriale, con un forte aumento degli imprenditori extra-comunitari (un aumento del 63,57% nel periodo 1998-2004), e con una sensibile espansione delle donne imprenditrici, che nel periodo 2000-04 aumentano ad un ritmo continuo e sostenuto (+61,4%), soprattutto in Agricoltura, nell’Alimentare e in alcuni comparti del Terziario.
Il Prof. Pier Luigi Grasselli, della Facoltà di Economia della Università di Perugia, ha approfondito la lettura del Rapporto 2005 e ne ha illustrato gli aspetti più significativi. Secondo Grasselli “Il cuore dei processi di cambiamento , in cui occorre concentrare lo sforzo di ripresa, sta nei processi di apprendimento, che possono essere potenziati e qualificati, e nell’attività di ricerca e innovazione, anch’ essa in posizione di inferiorità rispetto ad altre situazioni territoriali. Se accettiamo la centralità dei processi di apprendimento, di ricerca e di innovazione, in funzione di essi vanno riconsiderati, a livello d’impresa, ma anche di sistema territoriale, ai vari livelli di governo, gli assetti organizzativi, la gestione delle risorse umane, le strategie di crescita della competitività, le condizioni di finanziamento dell’attività economica”.
Comunicato stampa integrale