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27-09-2018

Imprese a Perugia: 9 su 100 sono guidate da stranieri

 

Imprenditoria straniera: in provincia di Perugia 9 Imprese su 100 fanno capo a cittadini stranieri.  

 

Un fenomeno in crescita anche nel II trimestre 2018, ma cominciano ad affiorare segnali di rallentamento.  

 

La Camera di Commercio di Perugia delinea i contorni di una presenza,  che oggi vale il 9% dell’intero  sistema imprenditoriale provinciale.  

 

Al 30 giugno di quest’anno (II trimestre ‘18) lo stock di imprese straniere operanti a livello provinciale ha raggiunto quota 6.603,  in aumento, rispetto al II trimestre del 2017,  di  94 unità, + 1,4%. Meglio dell’imprenditoria perugina, che nello stesso periodo, ha visto ridursi il numero delle proprie imprese di 289 unità, – 0,4%.

 

Gli stranieri che fanno impresa in provincia di Perugia vengono in gran parte – il 60,3% - da Paesi Extracomunitari,  il rimanente 39,7% dalla Comunità Europea.

 

Lo stock di imprese straniere è costituito per il 78,4% da Ditte Individuali e per il 21,6%  da Società di Capitali e Società di Persone,  in cui la componente estera supera il 50% del capitale e il 50% della compagine societaria.

 

Quali sono i Paesi più rappresentati tra i titolari delle 5.173 Ditte Individuali straniere di Perugia?

 

Di gran lunga quelli Extra Comunitari, con  in testa il Marocco (1.013 Ditte) e  a seguire l’Albania (710 Ditte), la Cina (356), la Svizzera (258), la Nigeria (221), la Tunisia (141), Algeria (100).

 

Minoritaria la rappresentanza di imprenditori originari della Comunità Europea:  Romania (677 Ditte) , Francia (189), Germania (124), Polonia (77, Lussemburgo (52), Gran Bretagna (47),  Belgio e Paesi Bassi (56), Bulgaria (21) e Austria (13).

 

Chi sale e chi scende tra i titolari di impresa: crescono i Cinesi (+4,4%), i Nigeriani (+8,9%), gli Ucraini (6,6%), i Macedoni (+5,4%), i Rumeni (+1,13%).

 

In calo i Marocchini (-4,3%), che tuttavia restano di gran lunga i più numerosi con 1.013 imprese registrate, i Moldavi (-9,4%), i Serbi (--3,9%) e gli Iraniani (-6,3%).

Il blocco dei Comunitari è in flessione diffusa: segni meno per tutti i paesi, salvo la Romania, al terzo posto tra le nazionalità.

  

I cittadini stranieri che hanno scelto la provincia di Perugia come sede delle proprie attività imprenditoriali provengono da 115 paesi di tutti i continenti.  

 

Si consolida l’imprenditoria straniera in Provincia di Perugia. Anche nel II trimestre 2018 lo stock di imprese guidate da cittadini stranieri registra una crescita, anche se cominciano ad affiorare segnali di rallentamento.

 

La Camera di Commercio di Perugia ha tracciato i contorni di un fenomeno, che oggi  vale il 9% dell’intero  sistema imprenditoriale  della provincia di Perugia.

 

Al 30 giugno di quest’anno (II trimestre ‘18) lo stock di imprese straniere operanti  a livello provinciale ha raggiunto quota 6.603,  in aumento, rispetto al II trimestre del 2017,  di 94 unità, + 1,4%.  Meglio dell’imprenditoria perugina, che nello stesso periodo, ha visto ridursi il numero delle proprie imprese di 289 unità,  – 0,4%.

 

Delle 6.603 imprese straniere,  5.726, il  78,4%, sono Ditte Individuali  e 1.877, il 21,6%, Società di Capitali e Società di Persone,  in cui la componente estera supera il 50% del capitale e il 50% della compagine societaria.

 

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “La componente estera è ormai una realtà strutturale all’interno del tessuto imprenditoriale provinciale, di cui rappresenta un significativo  9%.  Numericamente, senza l’apporto delle oltre 6 mila imprese estere,  l’intera base imprenditoriale della provincia sconterebbe una contrazione consistente. E non va dimenticato, che il fare impresa rappresenta, innegabilmente,  un forte strumento di integrazione, che pertanto va incentivato e sostenuto”.  “Nel II trimestre di quest’anno le imprese straniere risultano ancora in crescita – ha precisato il Presidente Mencaroni -  anche se stanno emergendo segni di rallentamento, con una chiara tendenza verso nuovi equilibri geopolitici. Registriamo infatti un diffuso arretramento delle imprese costituite da cittadini comunitari (Francia, Germania, Polonia, Benelux,  Austria), a fronte di una crescita di quelle che fanno capo a Extracomunitari (Cina, Albania, Nigeria, Tunisia, Algeria, Macedonia e Ucraina)”.

 

Gli imprenditori stranieri più numerosi sono i Marocchini, titolari di 1.013 Ditte individuali (seppur in arretramento del 4,3%), gli Albanesi (710 Ditte),  i Rumeni (677). Crescita decisa per i Cinesi (356), che in un anno avanzano del 4,4%.  A seguire Svizzeri, Nigeriani, Francesi, Tunisini, Tedeschi e Algerini, con oltre 100 Ditte registrate.

  

I settori che gli “stranieri” prediligono: il Commercio, dove opera circa un terzo delle imprese (30,6%),  le Costruzioni (26,5%),  i settori Manifatturieri (8,3%),  i Servizi di Alloggio e Ristorazione (8,1%) e l’Agricoltura (6,6%).

 

I cittadini stranieri che hanno scelto la provincia di Perugia come sede per le proprie attività imprenditoriali provengono da 115 paesi di tutti i continenti.

Voci collegateimprenditori, imprenditoria extracomunitaria

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