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07-09-2010

Congiuntura manifatturiero e commercio, 2° trimestre 2010

Nel II trimestre del 2010 rallenta la ripresa del settore Manifatturiero della provincia di Perugia.

 

Produzione, Fatturato e Ordinativi, pur risultando ancora in risalita, evidenziano percentuali in attenuazione rispetto a quanto registrato nel precedente trimestre e mantengono ancora il segno negativo. Ripartono le vendite nel Commercio nel suo complesso con il recupero quasi totale della brusca contrazione del I trimestre del 2010. Ancora una volta la grande distribuzione ottiene risultati migliori rispetto al commercio al dettaglio, alimentare e non alimentare. La fiducia degli imprenditori proiettata sul III trimestre del 2010 appare positiva, ma più riflessiva rispetto ai primi tre mesi dell’anno.

“Manifatturiero e Commercio seguono un comportamento ondivago” evidenzia Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia “con una alternanza di risultati da trimestre a trimestre. E’ evidente che i corsi sono in risalita, ma l’andamento è incerto, volatile e disomogeneo. Anche se in generale positivo. Moderatamente positivo”.
E infatti, sottolinea il presidente Mencaroni “Nel II trimestre del 2010 il Manifatturiero ottiene una crescita limitata, riesce a fare un nuovo passo avanti verso i livelli pre crisi, ma non ripete l’accelerazione del I trimestre. Meglio delle altre le imprese da 10 a 49 dipendenti che vedono Produzione, Fatturato e Ordinativi tornare al di sopra dei risultati del II trimestre 2009. Inatteso rallentamento delle imprese più grandi (da 50 dipendenti e oltre), con le microimprese che confermano gli andamenti meno positivi”.
Questi sono i principali risultati dell’Osservatorio congiunturale sul manifatturiero, realizzato dalla Camera di Perugia, in collaborazione con l’Unioncamere Nazionale, su un campione di 303 aziende rappresentative delle piccole e medie imprese provinciali (fino a 500 dipendenti) del settore Manifatturiero.

 

MANIFATTURIERO

 

Nel II trimestre dell’anno viene confermata la ripresa della Produzione manifatturiera provinciale, anche se a ritmi più lenti rispetto all’accelerazione del I trimestre. La variazione tendenziale registra un –0,3%, a fronte del -1,2% dello scorso trimestre. Continua anche la ripresa del Fatturato che registra una variazione tendenziale del –1%, in lieve miglioramento rispetto al -1,3% del I trimestre dell’anno. Gli Ordinativi si consolidano e nel II trimestre 2010 ripetono il risultato dello stesso periodo di un anno fa, ma migliorano il – 0,8% dello scorso trimestre.
L’analisi per classi dimensionali evidenzia un risultato interessante per le imprese da 10 a 49 dipendenti. “Nel II trimestre del 2010 – sottolinea il Presidente Mencaroni – sono queste imprese a trainare la ripresa. Dopo nove trimestri in flessione, infatti, ricompare il segno positivo e vengono superati i livelli raggiunti un anno fa: +1,6% per la Produzione, +0,2% per il Fatturato e +0,7% per gli Ordinativi. Di segno opposto, e in qualche modo inatteso, è il risultato delle imprese più grandi (da 50 dipendenti e oltre) che avevano mostrato di essere le più dinamiche e che invece nel II Trimestre scontano un ridimensionamento sia per Produzione in calo dello 0,8%, per il Fatturato - 1,3% e gli Ordinativi -0,1%. Le microimprese, quelle con meno di 10 dipendenti, segnano gli andamenti peggiori con riduzioni tendenziali nella Produzione (-1,6%), nel Fatturato e negli Ordinativi (rispettivamente con –1,8% e –2,4%)”.
A livello settoriale risultano in crescita tendenziale (vale a dire rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), le Industrie dei Metalli (+3,9% per la Produzione, +3% per il Fatturato e +3,2% per gli Ordinativi) e quelle Chimico-Farmaceutiche (+1,6% per la Produzione e per gli Ordinativi e +0,7% per il Fatturato). Le maggiori difficoltà tendenziali sono segnalate nelle Industrie della Carta, Stampa e Editoria (–4,8% nella Produzione, -4,1% nel Fatturato e -1,8% negli Ordinativi) e dalle Altre Industrie (–5% nella Produzione, -3,5% nel Fatturato e -3,4% negli Ordinativi).

In lieve ripresa l’inflazione. I prezzi praticati nel mercato interno sono in crescita dello 0,2% rispetto allo stesso trimestre del 2009, in accelerazione rispetto al -0,6% del I trimestre del 2010. Stabili, invece, i prezzi dei prodotti artigianali della provincia, a fronte del –0,7% dello scorso trimestre.

 

Contrastato l’andamento delle esportazioni.


Il Presidente Giorgio Mencaroni: “Dobbiamo fare molta attenzione all’andamento dell’export, che fino al I trimestre del 2010 è sembrato in grado di dare un sostegno significativo al sistema produttivo locale. Gli ultimi dati sono contrastanti: se da una parte l’export provinciale supera dello 0,5% il dato di un anno fa, dall’altra arretra rispetto ai primi tre mesi del 2010 quando la crescita raggiunse l’1,8%. Nonostante ciò aumenta il peso dell’export sul fatturato salito tra aprile e giugno 2010 al 27,2% contro il 25,5% del I trimestre dell’anno. Di contro, si riduce il numero delle imprese esportatrici passato dal 18% del totale registrato nel primo trimestre 2010 al 15,8% del secondo. Mutamenti da cui si deduce che l’export vede coinvolte meno imprese, ma più strutturate e capaci di raggiungere quote di mercato più consistenti”.


Previsioni: Imprenditori meno fiduciosi.


Al rallentamento della ripresa registrata nel II trimestre 2010 si affianca un ridimensionamento del segno positivo delle previsioni per il III trimestre 2010 formulate dagli imprenditori perugini del manifatturiero. Le aspettative, tuttavia, continuano ad essere più positive di quelle registrate a livello nazionale. A Perugia la percentuale di imprese che prevedono un incremento della Produzione è superiore a quelle che si attendono una diminuzione e il saldo si attesta a +5; anch’esso al di sopra del -1 registrato a livello nazionale Il saldo del fatturato è pari a +4, anch’esso al di sopra del -1 registrato a livello nazionale. Per gli Ordinativi interni, il saldo si attesta a +6, migliore rispetto al +1 nazionale; le previsioni per gli Ordinativi esteri sono migliori del dato nazionale: il saldo perugino, infatti, è pari a +14, a fronte del +11 nazionale.


COMMERCIO

 

Nuova inversione di tendenza per le vendite del settore del commercio della provincia di Perugia. Dopo il peggioramento evidenziato ad inizio del 2010, nel II Trimestre dell’anno si registra una ripresa delle vendite, con una variazione percentuale del – 1,3% rispetto allo stesso periodo del 2009, in miglioramento di quasi un punto percentuale, se si considera che nei primi tre mesi dell’anno le vendite erano scese del –2,2% tendenziale. Questi i principali risultati registrati nel II trimestre 2010 dall’Osservatorio congiunturale, realizzato dalla Camera di Commercio di Perugia in collaborazione con l’Unioncamere Nazionale, su un campione di 124 aziende, rappresentativo delle imprese del commercio al dettaglio della provincia di Perugia.
Il bilancio in rosso delle vendite provinciali è da ricondurre ai risultati negativi conseguiti dalle imprese del commercio al dettaglio di prodotti alimentari (-1,9% a fronte del -3,1% dello scorso trimestre) e non alimentari (-1,6%, migliore del -2,7% del I trimestre 2010), mentre la grande distribuzione rimane stazionaria, registrando però un risultato inferiore a quello evidenziato lo scorso trimestre (+0,2%).

 

Le previsioni al III trimestre 2010

Sono positive le previsioni relative al III trimestre del 2010 formulate dalle imprese commerciali della provincia. La percentuale di imprese che prevedono un incremento delle vendite, per il prossimo trimestre, è superiore a quelle che si attendono una diminuzione: il saldo, pertanto, risulta positivo e pari a +21, ma inferiore rispetto al +36 del I trimestre 2010. Il saldo sale a +40 per la grande distribuzione e per il commercio di prodotti non alimentari, mentre rimane nullo per il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, in linea con le precedenti previsioni (-1).
I commercianti prevedono che entro un anno il mercato rimarrà stabile; infatti, le previsioni riferite a dodici mesi successivi segnalano, in prevalenza, vendite stazionarie. Il 74% delle imprese intervistate ritiene che il settore nei prossimi quattro trimestri rimarrà stabile, lo scorso trimestre erano il 60%. Il 23% prevede che il mercato registrerà uno sviluppo, a fronte del 36% del I trimestre. Infine il 3% si aspetta una contrazione dell’attività o il ritiro dal mercato. Previsioni più incoraggianti per la grande distribuzione con il 58% delle imprese che prevede un mercato in espansione.

scarica qui il comunicato stampa completo di tabelle

Voci collegateeconomia locale, indagini congiunturali, osservatorio dinamiche imprenditoriali

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